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Briciole di pane

Terremoto: conoscere il fenomeno per contrastarne le conseguenze

Il 14 e 15 giugno 3500 volontari nelle piazze italiane

Roma, 11 giugno 2014 - L’Italia è un paese sismico, questo è risaputo. In particolare, alcune aree della nostra penisola sono tristemente note per essere state sedi di violente scosse di terremoto, con tutte le conseguenze infelici che questi eventi hanno comportato.


E’ possibile avere un’idea più concreta di cosa voglia dire appartenere ad un territorio caratterizzato da frequenti eventi tellurici osservando i dati forniti dalla Rete Sismica Nazionale dell’ l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Secondo l’INGV ogni anno si registrano in Italia più di 10.000 terremoti, anche se non tutti vengono avvertiti dalla popolazione poiché hanno basse magnitudo, inferiori cioè a 2 gradi della scala Richter. Per quanto riguarda i terremoti percepiti, con magnitudo superiore a 2.5, dal 2005 ad oggi se ne sono verificati più di 6000; di questi, 20 hanno raggiunto e superato i 5 gradi.
Tra gli episodi sismici più recenti, forti e devastanti si annoverano, come prevedibile, quelli drammatici occorsi in Abruzzo il 6 aprile 2009 ed in Emilia Romagna il 20 maggio 2012.


Proprio successivamente al terremoto dell’Aquila lo Stato ha avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica, che prevede lo stanziamento alle Regioni di circa un miliardo di euro in sette anni per portare avanti attività di ricerca e di messa in sicurezza degli edifici.
Fondamentale, però, è informare i cittadini. La sicurezza del singolo individuo, infatti, deve fondarsi in primo luogo sulla sua conoscenza del fenomeno, sulla capacità di prevenire eventuali conseguenze di un sisma e di comportarsi in modo appropriato in caso di pericolo.
Quali precauzioni prendere, dunque, se si vive in un’area ad elevato rischio sismico? Cosa fare in caso di terremoto?
 

Nelle giornate di sabato e domenica prossimi, 14 e 15 giugno, nell’ambito dell’iniziativa “IO NON RISCHIO”, circa 3.500 volontari di 21 associazioni nazionali di protezione civile saranno impegnati a rispondere a queste e ad altre domande, per sensibilizzare i cittadini sul pericolo sismico. La campagna è promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, da ANPAS, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dal Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica . Avrà luogo nelle piazze di circa 200 comuni, caratterizzati da una elevata pericolosità sismica, ed in alcune grandi città, quelle in cui è possibile avvertire forti terremoti.


Nello stesso fine settimana, in più di 20 piazze della Calabria, della Campania, della Puglia e della Sicilia orientale, si svolgerà anche l’iniziativa “Io non rischio Maremoto”, per parlare ai cittadini del rischio maremoto e promuoverne un ruolo attivo nel campo della prevenzione.
Per conoscere quali sono i comuni interessati dall’iniziativa, consultare il sito internet www.iononrischio.it.
 

Chiara Natalini

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