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Briciole di pane

Dissesto idrogeologico: geologi impegnati nella sensibilizzazione e prevenzione dei rischi

Il coordinatore Michele Orifici: in Italia il 70% dei Comuni è dotato di un Piano di protezione Civile ma pochissimi lo pubblicizzano ed informano la popolazione

Roma, 13 ottobre 2014 – “In Italia circa il 70 % dei comuni è dotato di un Piano di Protezione Civile ma tra questi sono pochissimi quelli che lo pubblicizzano e informano la popolazione dei contenuti preparandola al contempo sui comportamenti da tenere al verificarsi di un’emergenza”. Lo ha affermato Michele Orifici, Coordinatore della Commissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale dei Geologi.

“L’alluvione di Genova ancora una volta rileva l’importanza della buona pianificazione di protezione civile. Oggi è accaduto a Genova – ha proseguito Orifici – qualche mese fa a Refrontolo, prima ancora a Senigallia e prima di allora a Pescara e ancora prima in Emilia Romagna, in Calabria, Sardegna, Lazio, Puglia, Sicilia insomma viviamo in un territorio dove non appena piove si muore”.

Orifici ha sottolineato che il Consiglio nazionale dei Geologi si sta adoperando appieno nell’attività di sensibilizzazione volta alla conoscenza dei rischi idrogeologici e alle azioni preventive da attuare. “I Piani di Protezione Civile redatti partendo da una dettagliata conoscenza geologica del territorio – ha puntualizzato – sono da ritenere strumenti di assoluta importanza nella conoscenza delle situazioni di criticità e nella individuazione delle misure per la gestione delle emergenze”. Secondo i geologi, Presidi Territoriali Idrogeologici e sistemi di allertamento strumentali sono, tra i vari sistemi di prevenzione previsti nella pianificazione di protezione civile, ancora troppo poco attuati. “I presidi territoriali consentono di monitorare il territorio ed individuare tempestivamente eventuali criticità geologiche – ha aggiunto Orifici –. L’individuazione in “tempo di pace” dei settori idrogeologicamente critici consente, nel “tempo reale”, di agire rapidamente nel mettere in atto tutte le misure di salvaguardia”.

“I sistemi strumentali di allertamento consentono di avvisare tempestivamente la popolazione - ha concluso Orifici - che, se preventivamente informata sui rischi a cui è esposta, sa quali comportamenti adottare”. L’esperto del Consiglio Nazionale dei Geologi ha quindi spiegato che questi sistemi consistono, in particolare, nell’applicazione di particolari sensori a strumenti di misurazione delle piogge o delle altezze idriche nei corsi d’acqua ovvero presso sottopassi, settori in frana e luoghi esposti a rischio idrogeologico in genere. Al registrarsi di criticità, tali sensori emanano un segnale che ad esempio in corrispondenza di un sottopasso o di un attraversamento fluviale consente di accendere semafori o abbassare barre nonché di avvisare del pericolo, mediante sms, le strutture di protezione civile e la popolazione.

“Sono appena qualche decina i comuni italiani virtuosi che adottano tali sistemi e che già in alcune occasioni hanno permesso di salvare delle vite umane - ha concluso Orifici -. Purtroppo però quando piove nel nostro territorio si continua a morire e a noi tocca ribadire che forse basterebbe veramente poco per evitare che ciò accada”.
 

 

Domani a Napoli la Conferenza Nazionale sul Rischio Vulcanico: il caso Vesuvio

Restando in tema di “rischi naturali”, l’UNESCO quest’anno promuove la Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali e per l’Italia, di concerto con il Consiglio Nazionale dei Geologi, l’Ordine dei Geologi della Campania e la Federazione Italiana Club e Centri UNESCO, è stata scelta la Campania.

Sarà quindi Napoli ad ospitare l’importante conferenza sul Vesuvio che vedrà a confronto scienziati, istituzioni ed anche rappresentanti UNESCO che si svolgerà anche in concomitanza con le giornate della Settimana del Pianeta Terra. L’evento è in programma martedì 14 ottobre, alle ore 9:30 a Castel Dell’Ovo. Alle ore 11 briefing stampa durante il quale i geologi incontreranno il mondo dei media sul tema Vesuvio.

Alla Conferenza, organizzata con i patrocini del Ministero dell’Ambiente, Regione Campania, Università Federico II, Università Parthenope, Comune di Napoli, INGV, Parco Nazionale del Vesuvio, interverranno tra gli altri: Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale Geologi; Mario Tozzi, Primo Ricercatore del CNR; Francesco Peduto, Presidente Ordine Geologi Campania; Piero Agnusdei, Presidente Federazione Italiana UNESCO; Guido Trombetti, Vice Presidente Regione Campania ed Assessore alla Ricerca Scientifica; Edoardo Cosenza, Assessore LL. Difesa del Suolo e Protezione Civile Regione Campania.
 

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