FS Italiane: maxipolo per viaggiare su Frecce, regionali, treni storici, bus
Il piano del Gruppo per rilanciare un turismo di prossimità e sostenibile. Lo spiega Luigi Corradi, ad Trenitalia, al Sole 24 Ore

Al via il nuovo piano strategico del Gruppo Fs Italiane per un ritorno alla valorizzazione del turismo. Lo riporta un articolo de Il Sole 24 Ore a firma di Marco Morino, che annuncia un piano del Gruppo che verrà presentato nelle prossime settimane. Secondo i dati messi in evidenza nel testo “prima del Covid, il fatturato annuale di Trenitalia derivato dai viaggi turistici era di circa 250 milioni di euro. L'obiettivo è salire a 350 milioni nel 2025 e raggiungere i 500 milioni nel 2031, raddoppiando così il valore di partenza. Un obiettivo raggiungibile anche grazie a una nuova visione del turismo in Italia che con l'emergenza sanitaria è diventato sempre più di prossimità. Proprio il treno, con la sua capillarità, riesce a raggiungere borghi, spiagge, montagna”.
Il progetto di FS “prevede la creazione del polo passeggeri, che avrà il compito di occuparsi a tutto tondo della mobilità dei viaggiatori: per lavoro, per studio o per svago” evidenziando che “non ci saranno solo i treni (dai Frecciarossa ai regionali) ma anche gli autobus (con Busitalia, altra società del Gruppo Fs) e i treni storici di Fondazione Fs”. Questo maxipolo di strutture e mezzi consentiranno di offrire trasporti integrati organizzati sulle necessità dei passeggeri e determinerà “impatti rilevanti anche sul numero di turisti che scelgono il treno per i loro spostamenti passando da 15 milioni di persone all'anno nel periodo preCovid a 30 milioni nell'arco del Piano strategico”.
Come spiega Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia al quotidiano: “Il Covid ha modificato gli stili di viaggio. Con l'avvento dello smart working, che resterà anche dopo la fine della pandemia, gli spostamenti per lavoro sono in calo, sia sulle lunghe distanze (alta velocità) sia a livello regionale. Per contro, fin dall'estate scorsa, registriamo un crescente interesse nei confronti del treno da parte dei turisti, anche stranieri, che preferiscono affidarsi a questo mezzo per raggiungere le rispettive mete. Il treno offre indubbi vantaggi. Pensiamo all'alta velocità e al Frecciarossa, che raggiunge città di grande interesse artistico e culturale come Roma, Firenze, Bologna, Napoli, Venezia, Milano, Torino. Infatti, stiamo stringendo accordi con mostre e musei di queste città. Il nostro messaggio sarà: venite alle mostre e veniteci in treno. Oppure guardiamo a località di grande richiamo turistico come le Cinque Terre, in Liguria, ideali per il treno, dove è già attivo il servizio Cinque Terre Express”.
Su queste basi essenziale sarà l’organizzazione del trasporto combinato, il cosiddetto link, con un unico biglietto tra più mezzi per “accompagnare il viaggiatore fino alla destinazione finale”. L’obiettivo è combinare treno e bus o treno e traghetto o aliscafo. In quest’articolo, Corradi sottolinea che “i treni regionali di nuova generazione e gli Intercity hanno la possibilità di caricare a bordo le biciclette, per favorire anche i cicloturisti. Un fenomeno in forte crescita”.
Non ultimi i treni storici che – spiega Corradi – “saranno sempre più abbinati a percorsi enogastronomici, per far scoprire le bellezze anche alimentari dei vari territori” e rilanciano l’idea di un turismo slow e sostenibile che permette di viaggiare su convogli d'epoca restaurati e affascinanti, come la Transiberiana d'Italia in Abruzzo o la Ferrovia del Sebino in Lombardia, alla scoperta di luoghi dimenticati o inesplorati.
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