La sostenibilità ambientale, sociale e di governance del Gruppo FS Italiane
Migliora il trend delle emissioni e l’impegno sul tema della mitigazione del rischio derivante dal cambiamento climatico

Come riporta la relazione finanziaria del Gruppo, FS Italiane conferma il proprio impegno nell’ambito della sostenibilità ambientale con il miglioramento del trend delle emissioni, anche a fronte di un generalizzato aumento dei consumi energetici (2,06 mln di tonnellate di CO2 equivalente contro i 2,8 mln di tonnellate del 2020). Tale positivo scostamento è riconducibile prevalentemente al rinnovo della flotta ferroviaria con mezzi a più alta efficienza energetica e al miglioramento del mix di generazione elettrico. Significativo anche l’impegno nel recupero dei rifiuti speciali, che si conferma superiore al 90%. Lo riporta una nota del Gruppo FS Italiane.
Il Gruppo, nel 2021, si è ulteriormente impegnato sul tema della mitigazione del rischio derivante dal cambiamento climatico, definendo un programma strutturato volto al miglioramento delle performance e dell’affidabilità del servizio, alla riduzione dei costi emergenti indotti dal clima e al rafforzamento della sicurezza di circolazione.
In questo quadro, hanno un ruolo significativo gli strumenti di finanza sostenibile. In particolare nel corso del 2021 sono stati collocati due green bond: il primo a marzo, per il valore di 1 miliardo di euro, a favore di Trenitalia per finanziare nuovi treni AV ETR 1000 e nuovi treni regionali Pop & Rock; il secondo, a dicembre, per il valore di 350 milioni di euro, con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), a sostegno dell’acquisto di convogli moderni ad alta velocità da parte di Trenitalia per le linee italiane e spagnole. Il bond emesso da Ferrovie dello Stato Italiane SpA consiste nel primo green bond sottoscritto dalla BEI nell’ambito del proprio Green Bond Purchase Program. Inoltre, Sustainalytics ha espresso nel mese di dicembre il totale degli “eligible green projects” individuati da FS nel proprio Green Bond Framework rispetto alla Tassonomia Europea delle attività sostenibili. Sempre nel 2021 è stata sottoscritta una nuova e più ampia linea di credito irrevocabile, cd. Revolving Credit Facility (RCF) di tipo Sustainability-Linked, di ammontare pari a 2,5 miliardi di euro e durata triennale, con meccanismi di revisione del margine e della commitment fee al raggiungimento di target relativi a quattro Key Performance Indicators che fotografano l'impegno del Gruppo su molteplici temi di sostenibilità.
Il Gruppo FS ha da tempo avviato un percorso di accompagnamento dei propri fornitori verso l’integrazione e il consolidamento di elementi di attenzione sul fronte ambientale e sociale nella fase di approvvigionamento. Dal 2017 sono stati coinvolti più di 600 fornitori, anche attraverso l’utilizzo di EcoVadis, piattaforma tra le più accreditate a livello internazionale, per la valutazione delle performance di sostenibilità della catena di fornitura.
L’anno 2021 ha visto inoltre l’inizio dell’operatività del Regolamento UE 2020/852 (c.d. Tassonomia UE) in tema di attività ecosostenibili. In particolare, nel corso dell’anno, tutte le società del Gruppo sono state impegnate nell’analisi e mappatura delle proprie attività al fine di definire la quota dei propri ricavi – costi e investimenti “eleggibili” ai sensi dei criteri previsti dalla stessa Tassonomia Europea. Al termine delle analisi, che proseguiranno nel 2022 con l’individuazione delle attività “allineate” ai criteri definiti dal Regolamento, è risultato che: il 76,1% dei ricavi operativi del Gruppo risulta “eligible”, così come il 66,7% dei costi e la quasi totalità degli investimenti, con oltre il 99% di capex eleggibili.
Per quanto concerne i fattori ESG, il Gruppo ha ricevuto la valutazione “Advanced” nel rating Moody's ESG Solutions, “B” nel rating Carbon Disclosure Project sui temi climatici e “A-” sullo scoring relativo al coinvolgimento fornitori su tali temi.
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