Codice appalti, il consigliere Anac Corradino: in arrivo le linee guida attuative
Il presidente Oice, Scicolone: Nella nuova era del Bim grande opportunità di innovazione nel segno della centralità del progetto che caratterizza il nuovo Codice appalti

Roma, 20 aprile 2016 – Il nuovo Codice appalti è entrato in vigore con la pubblicazione del decreto legislativo 50/2016 sulla Gazzetta ufficiale di ieri. Ora si attende l’emanazione, da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Anac, delle linee guida che forniranno indicazioni agli operatori del settore.
Importanti novità in proposito sono state svelate nel Forum dell'Oice, dedicato al Bim - Building Information Modelling, che si è tenuto oggi a Milano. Un appuntamento, organizzato appunto dall'Associazione delle società di ingegneria e architettura italiane aderente a Confindustria, che ha riunito numerosi esponenti del settore e anche del mondo accademico.
Durante il forum, il consigliere Anac Michele Corradino ha annunciato che all'inizio della prossima settimana potrebbe essere messa in consultazione la bozza di linee guida attuative del decreto 50/2016. Rispetto al nuovo Codice appalti, Corradino ha sottolineato che “il Bim può costituire uno strumento per rimodellare il rapporto fra impresa e amministrazione in chiave di innovazione e qualità e per ridurre conseguentemente le varianti”. “Va però evitato il rischio di una banalizzazione dello strumento, che non deve essere un costo in più per le piccole e medie imprese – ha aggiunto Corradino –; bisogna inoltre stare molto attenti ad evitare distorsioni della concorrenza nell'uso del Bim e quindi non possiamo consentire alcun privilegio sui modelli da utilizzare perché va sempre garantita la clausola di equivalenza”.
Secondo gli esperti, il Building Information Modelling cambierà nel profondo il modo di progettare nei prossimi anni e consentirà di ridurre fortemente i costi di progettazione. I processi evolutivi del Bim consistono nella sostanza in una trasformazione digitale in termini di gestione dei dati che consentirà risparmi di costi e risparmi di tempi, così come molti benefici anche sulla comunicazione è la rappresentazione dei progetti nella loro evoluzione.
Il presidente dell'Oice, Gabriele Scicolone, ha rivendicato il ruolo dell’Associazione come punto di riferimento sulla materia sia per gli operatori, sia per le committenze. “Siamo all'inizio di una nuova era di regole che valorizzano la centralità del progetto, da sempre sostenuta dall'Oice – ha affermato –; sul Bim eravamo perplessi in ordine alla sua obbligatorietà ma l'approccio finale, graduale, rappresenta adesso un elemento positivo. Le nostre società sono pronte o si stanno attrezzando, il punto è che anche le stazioni appaltanti devono rapidamente organizzarsi. Questa è la sfida del futuro” ha concluso Scicolone.