Dopo l'automobile senza conducente Google si sbilancia sulla motocicletta senza centauro
Richiesta allo Stato della California di estendere i test su strada
Roma, 29 agosto 2014 - Google prosegue come un treno (rigorosamente senza conducente!) nel suo programma dedicato ai veicoli che guidano da soli.
Dopo aver presentato a maggio la sua compatta e morbida automobile biposto senza pilota e aver già percorso con la flotta un milione di chilometri, nei giorni scorsi ha suscitato un gran rumore la richiesta del colosso informatico di testare su strada un nuovo prototipo.
La voce è giunta dal quotidiano britannico Sunday Times, che ha riportato una richiesta diretta allo stato della California da parte del responsabile sicurezza del programma di self-driving di Google, Ron Medford. Quanto richiesto riguarda l’estensione a veicoli diversi dalla Google Car dei permessi per realizzare i test sulle strade pubbliche. “E' certamente possibile che test futuri includano motocicli o autoveicoli industriali più grandi”- si leggerebbe nel documento – “Se alcuni innovatori sono in grado di dimostrare che testare la tecnologia autonoma su questi veicoli è sicuro, allora i test dovrebbero essere autorizzati”.
Dopo la quattroruote, i veicoli che Google sarebbe intenzionato a provare su strada sono dunque speciali motociclette che non hanno bisogno di centauri.
Immaginare questi mezzi nella loro versione definitiva è ancora difficile, considerate le notevoli differenze della Google Car con le automobili tradizionali (a spiccare, ad esempio, l’assenza del volante, dei pedali e degli specchietti retrovisori).
Il motore di ricerca numero uno al mondo si sta quindi portando avanti con il lavoro, nonostante l’idea sia ancora ad uno stadio embrionale e malgrado le polemiche in corso. Molti ritengono, infatti, che la diffusione di veicoli driverless rappresenterebbe la prova che gli esseri umani stanno passando dal dominare la tecnologia all’esserne completamente dipendenti. Per non parlare delle critiche mosse da alcuni gruppi di protesta che hanno messo in evidenza queste innovazioni e la Boston Dynamics, una impresa di robotica militare acquisita da Google lo scorso anno.
Resistenze a parte, l’utilità delle motocicletta senza centauro sembra essere connessa alla possibilità di utilizzarla come agile drone di terra o, in alternativa, come rapido pony express. Interessante, certo, ma una domanda sorge spontanea: la moto è stata ideata anche per il gusto di guidarla, ma se guida da sola che senso ha?