Paesaggio naturale e storico-culturale nella ricostruzione di un ponte sul fiume Verdura
L'intervento di ricostruzione è divenuto motore di trasformazione e recupero del paesaggio a scala locale, in un sapiente equilibrio tra strada, fiume e territorio




Roma, 7 giugno 2013 – La realizzazione di una nuova infrastruttura, indipendentemente dalla sua dimensione ed importanza, porta necessariamente all’introduzione negli ambienti attraversati di nuove forme, colori, suoni e materiali, alterando i precedenti assetti territoriali e determinando una trasformazione del paesaggio. Il mezzo per guidare questa trasformazione verso la sostenibilità è quello di concepire l’infrastruttura stessa come un elemento di costruzione del paesaggio e uno strumento di conoscenza delle realtà attraversate, in modo da tutelare e valorizzare l’identità dei paesaggi e suscitare curiosità nell’individuo che la percorre.
Questo approccio concettuale è stato utilizzato per il progetto di ricostruzione del Ponte sul Fiume Verdura in variante della S.S. 115 Sud-Occidentale Sicula a seguito del crollo dell’opera esistente, avvenuto a febbraio 2013.
Il progetto, di sviluppo pari a circa 985m, è ubicato nella vasta pianura del Fiume Verdura, contornata da una successione di colline e basse montagne coltivate ad agrumeto, nei comuni di Caltabellotta e Ribera in provincia di Agrigento. La strada si stacca dall’attuale sede stradale, subito dopo aver superato l’intersezione con la S.P.36, per rientrarvi dopo l’intersezione con la S.S.386 di Ribera. La riqualificazione di questo tratto stradale contempla, oltre alla realizzazione del nuovo attraversamento del fiume Verdura, anche la risistemazione dell’intersezione tra la S.S. 115 e la S.S.386, risolta con la predisposizione di una rotatoria di 50m di diametro.
Nell’ambito del progetto sono state considerate tre diverse alternative di tracciato; nella scelta della soluzione progettuale si è tenuto conto di una molteplicità di aspetti di tipo tecnico-funzionale, territoriale-ambientale ed economico. In questa prospettiva non solo sono stati attentamente valutati gli aspetti di rischio idraulico connessi alla dinamica fluviale ma, attraverso una progettazione multidisciplinare, è stato possibile integrare l’approccio “difensivo” rispetto al rischio idraulico, con rinnovate attenzioni agli aspetti di inserimento paesaggistico.
Fondamentale importanza è stata data allo studio del paesaggio e dei suoi elementi strutturanti che hanno permesso di rendere l’opera integrata al contesto, attraverso la scelta di misure di progettazione ed inserimento ambientale basate sul mantenimento e la riqualificazione delle configurazioni paesaggistiche di pregio, del contenimento dei livelli di intrusione visiva e l’utilizzo di specie autoctone tipiche della vegetazione presente e/o potenziale delle aree attraversate.
L’approccio tecnico-ingegneristico alla progettazione è stato arricchito di contenuti culturali e di dialogo con il contesto che ben si leggono nella tipologia strutturale, nel profilo e nel materiale – acciaio corten – della nuova opera di attraversamento, di lunghezza pari a 230m. La sua espressione architettonica trova, infatti, il suo archetipo nei ponti ad arco con paramento in laterizio caratteristici dell’area vasta in cui ricade l’intervento, relazionandosi al paesaggio nelle sue linee caratteristiche e valorizzandone i caratteri peculiari.
Gli interventi di inserimento paesaggistico proposti sono volti alla ricostituzione del paesaggio naturale del corso d’acqua e di quello rurale; il disegno delle sistemazioni a verde persegue il fine della conservazione del patrimonio vegetale esistenze, armonizzando l’inserimento della infrastruttura attraverso la scelta mirata di essenze, aderenti o assimilabili a quelle immediatamente adiacenti all’asse viario.
La rotatoria, esempio significativo e elemento simbolico del tracciato stradale, è stata oggetto di una progettazione dettagliata, derivante dall’attenta osservazione dei luoghi, ove il principale elemento naturalistico è costituito dal Fiume Verdura, cui si aggiunge la peculiare valenza paesaggistica dell’area di pianura e della fascia pedicollinare. La sua sistemazione a verde è stata definita con segni ed elementi di arredo che richiamano la conformazione ecologica spontanea dell’ambiente fluviale, espressione del paesaggio circostante.
Così, l’intervento di ricostruzione è divenuto motore di trasformazione e recupero del paesaggio a scala locale, sapiente equilibrio tra strada, fiume e territorio.
Sostenibilità ambientale, mobilità ed uso del territorio possono trovare una sintesi di sviluppo coerente se la reciproca interazione di strada, paesaggio e valori locali del territorio vengono posti al centro dell’interpretazione progettuale.
Sicilia - Paesaggio Ponte Verdura SS125 - Articolo completo e scheda tecnica