Un ponte galleggiante sul Po
La struttura provvisoria è un esempio di tecnologia all'avanguardia nel campo delle comunicazioni viarie
A seguito del crollo di una campata dello storico ponte che attraversa il Po lungo la strada statale 9 “Via Emilia”, tra Piacenza e San Rocco al Porto, avvenuto il 30 aprile 2009, l'Anas si è immediatamente attivata per la ricerca di una soluzione rapida e sicura che permettesse il ripristino temporaneo dei collegamenti tra le sponde emiliana e lombarda del Grande Fiume. Dopo la condivisione con le istituzioni e gli enti locali circa l’ubicazione del collegamento, nel luglio scorso è stata avviata la procedura di ricerca del contraente per la progettazione, realizzazione e gestione di un collegamento provvisorio mediante ponti su elementi galleggianti, in alveo del fiume Po, e rilevati stradali, lungo le zone golenali. La gara è stata aggiudicata il 7 agosto 2009 al R.T.I. Solidus S.r.l. – Cimolai S.p.A. Il progetto esecutivo prevede per i due tronchi di fiume Po divisi, al centro, dall’isolotto Maggi, due sistemi galleggianti similari. Il primo (ponte n. 1), lato Piacenza, presenta lunghezza complessiva pari a 185 metri e franco libero di oltre 3 metri; è costituito da una luce centrale di circa 50 metri, due laterali di 45,5 metri, oltre le due rampe di accesso, basculanti, di 22 metri. Il secondo (ponte n. 2), attraversa il ramo Milano in sponda lodigiana ed è lungo 90 metri, con due campate centrali di 31 metri e le due rampe di accesso di 14 metri. La messa in esercizio dell’opera è avvenuta, in tempi record, il 14 novembre 2009, dopo solo due mesi dall’apertura del cantiere. Il ponte è un’opera mobile che segue le fluttuazioni del livello del fiume Po; le quote idrauliche di funzionamento sono comprese tra - 2,00 metri e + 3,50 rispetto allo zero dell’Idrometro Regolatore di Piacenza: in questo dominio viene garantita la circolazione veicolare lungo il ponte. L’opera così realizzata consente il mantenimento del traffico veicolare nei due sensi di marcia, così come la possibilità del rapido smontaggio delle campate centrali in situazioni di forte criticità del sistema idraulico. La gestione del collegamento provvisorio, comprensiva anche di manutenzione ordinaria e straordinaria, viene effettuata con guardiania 24 al giorno, attraverso personale opportunamente formato dal R.T.I. Solidus S.r.l. – Cimolai S.p.A., cui la gestione è stata affidata. La gestione viene effettuata in relazione ai vari scenari di esercizio, riferiti sia agli effetti della circolazione veicolare che agli effetti del regime idraulico del fiume Po. In condivisione con la Prefettura di Piacenza e con l’Aipo, l’Anas ha sviluppato un dettagliato protocollo di gestione che individua una serie di procedure da attivare nell’ambito dei vari scenari di esercizio, in particolare durante le piene del fiume.