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Briciole di pane

Un problema spinoso… sanato togliendo le "punte"

Costruzioni Stradali - Le barriere di "cuspide" stradale non sono più pericolose dopo drastiche cure di "ammorbidimento"

Roma, 14 marzo 2013 – La parola significa “punta” e si usa spesso per le armi bianche. E questo è già una presentazione che la dice lunga sull’attrezzatura di “sicurezza” stradale di cui parleremo.

Come dispositivo di sicurezza, la cuspide è quella zona delle barriere che collega due rami delle medesime, a protezione della variazione di direzione che spesso comporta la presenza di un vuoto (la “depressione“ presente tra due rami di svincolo) o di un ostacolo (che spesso è un cartello segnaletico).

L’attrezzatura era ottenuta con il semplice collegamento in rotazione dei due rami di barriere di sicurezza che erano previste per le due aste stradali. Quindi le vecchie cuspidi nascono come prosecuzioni delle barriere di sicurezza che ”circondano” la zona di punta (cuspide) da proteggere, con due conseguenze:

- la cuspide è stata considerata una barriera (le norme prima del 2004 non la definivano);
- la cuspide non è stata studiata nella sua peculiarità.

La necessità di incrementare la sicurezza stradale, attraverso uno studio dedicato a questo particolare dispositivo, ha portato negli ultimi anni a notevoli sviluppi che sono spiegati nell’articolo in allegato (vedi pdf).

Gabriele Camomilla

  Un problema spinoso… sanato togliendo le "punte" – di Gabriele Camomilla