BEI: 2015 anno record in Italia, 11,7 miliardi di euro di nuove operazioni
Volume di finanziamenti aumentato del 2,7% rispetto al 2014. Il vicepresidente Scannapieco: finanziate oltre 7.200 pmi

Roma, 14 gennaio 2016 - Il 2015 è stato un anno record in Italia per la Banca europea per gli investimenti (Bei). Il sostegno del gruppo all'Italia l'anno scorso è stato infatti di 11,7 miliardi di euro di nuove operazioni, di cui 11 miliardi della Bei ai quali si aggiungono 0,7 miliardi del Fondo europeo per gli investimenti (Fei). Il volume di finanziamenti è aumentato del 2,7% rispetto al 2014.
I dati sono stati illustrati oggi dal vicepresidente della Bei e presidente del Fei, Dario Scannapieco, nel corso di una conferenza stampa a Roma. Il 2015, ha sottolineato Scannapieco, "è stato un anno record in Italia. Il sostegno al Paese da parte della Bei non è mancato. È stato fatto un lavoro di cui bisogna essere fieri sia a livello qualitativo che quantitativo".
A fine 2015 il totale degli impieghi in Italia si attesta a 68,3 miliardi di euro, in crescita dell'1,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Oltre 7.200 piccole e medie imprese sono state finanziate nel lo scorso anno tramite operazioni Bei. Nel periodo 2008-2015 sono 84.200 le pmi finanziate, per un totale di 25 miliardi di euro. Con circa 190 miliardi di euro, ha aggiunto Scannapieco, "l'Italia si conferma il principale beneficiario storico dei prestiti Bei dalla costituzione della Banca nel 1958”.
I settori che hanno ricevuto la percentuale maggiore di finanziamenti sono stati quelli dei i trasporti e dell'energia, entrambi al 15%. Seguono l'industria (10%), l'istruzione (8%), le infrastrutture urbane (7%), le tlc (5%), l'acqua (1%) e i servizi (1%).
Nel 2015 un forte impulso della Bei è stato dato alla collaborazione con l'azionista ministero dell'Economia e delle Finanze e gli altri organi centrali dello Stato per ottimizzare l'intervento della Bei in Italia tramite operazioni di finanziamento a programmi governativi innovativi. In particolare l'anno scorso, ricorda Scannapieco, c'è stato il prestito (950 mln di euro) per l'ammodernamento delle linee ferroviarie nazionali e locali a Rfi, in buona parte nel mezzogiorno; c'è stato il prestito di 300 mln (piano Juncker) a Trenitalia per l'acquisto di nuovi treni; l'accordo quadro con il Governo e il Miur per il Piano Scuole (905 mln), il prestito all'Anas nell'ambito dell'ammodernamento della rete stradale (300 mln).
La Bei, ha affermato Scannapieco, "continuerà a realizzare investimenti nell'ambito del piano Juncker ma anche al di fuori", perché "il vero tema è il rilancio degli investimenti". Il piano "rappresenta solo una parte degli investimenti della banca e grazie ad un fondo di garanzia di 21 mld, l'Efsi, ci possiamo permettere di fare interventi più rischiosi per arrivare, in tre anni, in Europa a sviluppare i 315 miliardi di investimenti". Attualmente, ha proseguito, "il 35% delle operazioni approvate del nuovo piano Juncker sono in Italia. Siamo partiti bene".
Scannapieco ha poi pralto delle prospettive per l'anno appena iniziato. "Penso che il 2016 potrà essere un anno interessante" e "stiamo lavorando con il Governo e con il Cdp per dare un impulso al venture capital". L'idea per il 2016 è quella "di lanciare nuovi strumenti per attivare nuovi investimenti" e continuare "a rafforzare la collaborazione con gli enti locali per non sprecare i fondi strutturali e per avere progetti realizzati bene".
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