Ciaccia: senza infrastrutture l'economia non cammina
Il viceministro al forum Pa: 90 miliardi di stanziamenti per i corridoi europei, "siamo i primi in Europa". "Fiducioso" sulla Tav Torino-Lione
Roma, 18 maggio 2012 – Una notizia, forse inaspettata, testimonia gli sforzi del nostro Paese per recuperare lo svantaggio in termini infrastrutturali, un problema che ostacola la mobilità dei cittadini e incide sulla crescita economica. L’Italia è in ritardo, ma sta provando a correre per recuperare terreno, come ha affermato il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia, intervenuto alla penultima giornata del Forum Pa, in corso in questi giorni presso la Fiera di Roma.
Con 90 miliardi di stanziamenti per i corridoi europei “siamo i primi in Europa”, ha detto Ciaccia, che ha poi notato come sui corridoi non ci sia stata “la solita letterina con cui Bruxelles ci dice di fare i compiti” ma hanno detto “bravi, avete dimostrato di essere importanti per l'Europa e i soldi ce li mettiamo anche noi”.
Confortato da questo scenario, Ciaccia ha riferito di aver contattato i vertici di due importanti interlocutori europei. “L'altro giorno ho scritto una lettera al governo dell'Austria per chiedere se per caso non sono loro in ritardo: non era mai successo prima”, ha affermato il viceministro, che ha anche avuto un colloquio con il ministro della Germania “per dirgli di fare anche loro la loro parte per il Brennero”.
Nel corso del suo intervento, il viceministro ha ricordato che “senza le infrastrutture l'economia non cammina” e che l’Italia ha accumulato “un gap enorme da recuperare, e recuperare in fretta altrimenti ha perso, e in un settore importante come le infrastrutture, se hai perso sei fuori per sempre”. Ciaccia ha però rimarcato che per quanto riguarda la sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale dei progetti “siamo al passo, siamo al passo di corsa: stiamo recuperando terreno”.
Ciaccia è anche tornato su un argomento affrontato più volte in questi giorni sia da lui, sia dal ministro Passera: quello dei project bond per il finanziamento delle infrastrutture. Il viceministro sostiene che i destinatari di questo strumento sono anche i piccoli risparmiatori, basandosi sulla distinzione tra “obbligazioni con un rischio superior, destinate agli investitori istituzionali, e obbligazioni con rischio junior, che possono riguardare anche i piccoli risparmiatori”. “Molti investitori internazionali sono interessati a questo strumento – ha aggiunto –. Si tratta di titoli emanati dalle società di progetto, pieni di garanzie che possono coprire anche tutti i costi di costruzione e con un sistema di garanzie forti (dalla cassa depositi e prestiti a fondi di investimento, fondi sovrani, assicurazioni) possono finire anche nelle mani di pensionati e famiglie”.
Infine, Ciaccia si è soffermato sulla Tav Torino-Lione, dicendosi “fiducioso” sulla realizzazione dell’opera, anche dal punto di vista dell'ordine pubblico. “Il ministro Cancellieri correttamente ha espresso dei timori sull'ordine pubblico in generale – ha precisato Ciaccia –; sulla Val di Susa credo che avesse più che altro la preoccupazione che le risorse si muovessero in modo veloce e adeguato anche per quanto riguarda le compensazioni”, e in proposito ha ricordato che “abbiamo già dimostrato ai territori che le compensazioni che già erano previste sono state stanziate e ne abbiamo trovate anche delle altre. Ammontano a 30 milioni, 20 più 10, e dovranno proseguire sulla base degli accordi”. Alla luce di quanto detto, Ciaccia ha quindi concluso affermando: “Sono fiducioso nell'intelligenza della nostra gente e della sua capacità di creare sviluppo e crescita”.
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