Debiti P.A.: siglato al MEF un protocollo di impegni per accelerare i pagamenti
Delineate le responsabilità specifiche di tutti gli attori coinvolti nella questione. Il Ministero impegnato per l'allentamento del patto di stabilità interno
Roma, 22 luglio 2014 - Nella giornata del 21 luglio il Ministro Padoan e i rappresentanti di Regioni, Province, Comuni, imprese, ordini professionali, banche e Cassa depositi e prestiti s.p.a. hanno sottoscritto un Protocollo che specifica gli impegni che ciascuna parte si assume per garantire il tempestivo pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni.
Numerose le responsabilità del Ministero dell’economia e delle finanze per il superamento del problema, prime fra tutte il potenziamento delle attività di supervisione e monitoraggio, il rafforzamento delle funzionalità della Piattaforma elettronica ove le imprese avviano la procedura per la certificazione dei crediti, nonché la promozione di nuove misure di allentamento del patto di stabilità interno.
Proprio quest’ultimo punto è stato oggetto di riflessioni ricorrenti ed appelli al Governo da parte dell’associazione dei costruttori edili, che da tempo ormai sottolinea la necessità di allentare il patto di stabilità interno per risolvere i debiti delle amministrazioni, dare nuovo ossigeno alla categoria dei costruttori e far ripartire in questo modo l’economia. Circa un mese fa si era espresso sul tema lo stesso presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, il quale si era detto rammaricato per la decisione della Commissione Europea di avviare la procedura di infrazione nei confronti del nostro paese proprio per la sistematica insolvenza del settore pubblico. Buzzetti sottolineava come il problema dei ritardati pagamenti costituisse un macigno per le imprese di costruzione e notava in quanto rappresentante dei costruttori come il settore fosse “il più penalizzato perché i pagamenti in conto capitale, cioè delle opere pubbliche, risentono negativamente del Patto di stabilità interno.” Considerazioni condivisibili alla luce dei dati divulgati dalla medesima associazione, secondo la quale siamo i tempi dettati dall’Europa sono decisamente distanti dalla nostra realtà: se la Direttiva europea prevede 60 giorni di tempo per onorare i debiti, in Italia le imprese edili attendono in media 210 giorni, un ritardo che equivale 11 miliardi di euro di arretrati.
Data questa situazione, dunque, non si può fare altro che vedere positivamente la recente sigla del protocollo di impegni “Pagamento debiti PA”, che richiede a tutti gli attori coinvolti di agire in sinergia, in uno sforzo coscienzioso, professionale e responsabile, per una risoluzione celere e a lungo termine del problema. Oltre alle azioni che porterà avanti il Governo, significativi sono anche gli impegni assunti da Regioni, Province e Comuni, tra i quali si evidenziano l’intensificazione del ricorso alle anticipazioni di liquidità messe a disposizione dallo Stato per pagare i debiti e il rafforzamento degli uffici preposti all’attività di certificazione e pagamento, assicurando peraltro adeguati presidi durante il periodo estivo.
Per parte loro, i rappresentanti delle imprese si sono impegnati, tra l’altro, a sollecitare i propri associati a presentare istanza di certificazione dei crediti entro per poter beneficiare della garanzia dello Stato, anche diffondendo informazioni relative all’accesso e all’utilizzo della Piattaforma, e ad attivare adeguate iniziative di supporto e di assistenza ai propri associati.
L’ABI, coinvolgendo i singoli istituti bancari, si è impegnata a favorire il più agevole processo di cessione del credito assistito da garanzia dello Stato e a sensibilizzare il sistema bancario a mettere a disposizione delle imprese adeguate risorse finalizzate a tale scopo. Cassa depositi e prestiti, infine, ha dato la propria disponibilità ad adottare celermente la convenzione quadro con l’ABI per la cessione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni e assistiti da garanzia dello Stato.
Debiti PA, Ance: protocollo con il MEF è "svolta politica" per i pagamenti delle opere pubbliche