Edilizia, ok del consiglio dei ministri a sgravi fiscali: 50% per ristrutturazioni, mobili, antisismica e 65% per ecobonus
Il ministro Maurizio Lupi: "Segnale concreto e forte per la ripresa!"
Roma, 31 maggio 2013 - L'annuncio del decreto legge del governo arriva a fine mattinata dal ministro Maurizio Lupi. "Finito CdM. Ok a sgravi fiscali 50% per ristrutturazioni, mobili, antisismica e 65% per ecobonus. Bene, segnale concreto e forte per la ripresa!", scrive il ministro delle Infrastrutture sul suo profilo di Twitter. "Gli sgravi fiscali che abbiamo approvato in consiglio dei ministri hanno l'obiettivo di dare uno shock positivo alla ripresa economica", spiega poi Lupi lasciando palazzo Chigi. Gli interventi "sulle ristrutturazioni e mobili", afferma il ministro, sono assicurati "solo da tagli" e "sarà un segnale fortissimo che daremo, con autocoperture interne al ministero delle Infrastrutture. Non aumenteremo nessuna pressione fiscale. Lo scopo generale è rilanciare i consumi nel nostro Paese attraverso due obiettivi che sono condivisi da tutti: rinnovare e riqualificare le abitazioni nel nostro Paese, attraverso anche la filiera e quindi l'inserimento dei mobili. Segnalare che tutto questo deve avvenire attraverso un miglioramento dell'ambiente. Il fatto che si passi dal 55 al 65 per cento indica la strada prioritaria che si vuole seguire. La differenza tra ristrutturazioni e gli ecobonus diventa di 15 punti". Gli incentivi dureranno per quanto riguarda le ristrutturazioni "fino al 31 dicembre" e saranno "al 50 per cento". Il Consiglio dei ministri, infine, ha anche deciso l'adeguamento della legge antisismica. Coro di consensi dalle forze di maggioranza e di opposizione e dalle fotze sociali.
L'ecobonus
L'Ecobonus è un "vantaggio per l'ambiente e per l'economia". Così il governo nel comunicato di Palazzo Chigi dopo il via libera alla proroga del bonus per l'efficienza energetica degli edifici con una percentuale che sale al 65% dal 55%. "L'effetto concentrato nel tempo della proroga e l'aumento della percentuale della detrazione possono dare un forte impulso all'economia di settore e in particolare al comparto dell'edilizia specializzata, caratterizzato da una forte base occupazionale, concorrendo in questo momento di crisi al rilancio della crescita e dell'occupazione e allo sviluppo di un comparto strategico per la crescita sostenibile", si legge nella nota. Il provvedimento "recepisce la direttiva 2010/31/UE e che mira a dare un'adeguata risposta alla necessaria ed urgente esigenza di favorire la riqualificazione e l'efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano in conformità al diritto dell'Unione Europea e nell'approssimarsi della scadenza degli attuali benefici".
Il decreto legge ha l'obiettivo di "promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici; favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l'integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici; sostenere la diversificazione energetica; promuovere la competitività dell'industria nazionale attraverso lo sviluppo tecnologico; conseguire gli obiettivi nazionali in materia energetica e ambientale". Con l'approvazione del decreto legge, spiega il comunicato, è previsto un "forte potenziamento dell'attuale regime di detrazioni fiscali che passerà dal 55% per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici (detrazione in scadenza il 30 giugno prossimo) al 65%, concentrando la misura sugli interventi strutturali sull'involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia". Si tratta di "un'ultima conferma, e non ne sono previste successive, stabilita per dare la possibilità a quanti non lo avessero già fatto di migliorare l'efficienza energetica del proprio edificio".
L'ecobonus, innalzato dal consiglio dei ministri al 65%, varrà dal prossimo primo luglio (data di scadenza delle precedenti detrazioni) al 31 dicembre ma, se i lavori di ristrutturazione saranno ''importanti'' e riguarderanno l'intero edificio, sarà prorogato fino al 31 dicembre 2014. ''Per le spese documentate sostenute a partire dal 1 luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 31 dicembre 2014 (per le ristrutturazioni importanti dell'intero edificio), - si legge nel comunicato di Palazzo Chigi - spetterà la detrazione dell'imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in 10 quote annuali di pari importo''. Per quanto riguarda l'eco-bonus per la ristrutturazione energetica - spiega il ministro Zanonato - "per i condomini la proroga durerà un anno e non solo 6 mesi".
Nell'ottica di recepimento della 2010/31 in materia di prestazione energetica: viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l'altro, delle caratteristiche termiche dell'edificio nonché degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda; vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti, da applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti ogni 5 anni; nasce la definizione di 'edifici a energia quasi zero' e viene redatta una strategia per il loro incremento tramite l'attuazione di un Piano nazionale che comprenda l'indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a "energia quasi zero". Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche e di proprietà di queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018. Viene, infine, previsto un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, nonché raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi. La redazione dell'attestato è obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un'unità immobiliare, nonché per gli edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione, conclude la nota.
Le ristrutturazioni edilizie
Il bonus per le ristrutturazioni edilizie è stato confermato al 50% ed è stato esteso anche a interventi di adeguamento antisismico. La proroga è al 31 dicembre 2013. Il bonus sarà applicabile anche alla mobili: "per mobili si intende mobili fissi - precisa il ministro Zanonato - armadio a muro, cucine in muratura, bagni, tutte cose che in molti Paesi fan parte dell'edificio, e non letti, comodini eccetera". Insomma, "tutte quelle parti che sono fisse all'interno di un appartamento", precisa Zanonato.
Il punto principale del provvedimento, si legge nella nota di Palazzo Chigi, è "la proroga fino al 31 dicembre 2013, delle detrazioni Irpef prevista nel decreto legge (50%, dall'ordinario 36%, per spese di ristrutturazioni edilizie fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro, 48.000 euro nel regime ordinario)". Ma tale proroga "è stata estesa anche all'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione, per un massimo di 10 mila euro (in pratica si concede un bonus di 5.000 euro)". Le detrazioni "riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione relativi all'adozione di misure antisismiche, nonché all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici, in base a quanto già previsto dall'art. 16 bis, comma 1, lett. i) del Testo unico delle imposte sui redditi".
''Con il decreto che estende le agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni per la riqualificazione antisismica nelle aree a rischio, il Governo ha dato un chiaro segnale di inversione di tendenza e grazie anche al ministro Lupi iniziamo ad uscire dalla logica delle emergenze per lanciare quel piano di difesa dai terremoti che ancora manca all'Italia per salvare beni e vite umane oggi pericolosamente a rischio nel 75% del territorio nazionale. E' anche una boccata d'ossigeno per il settore dell'edilizia in crisi'', ha affermato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D'Angelis.
''Bisogna rendersi conto - continua D'Angelis - che si muore non tanto per i terremoti (la Terra fa il suo mestiere) ma per l'assenza di prevenzione, per case progettate male e costruite peggio e troppo spesso anche su faglie sismiche attive. Non possiamo più permetterci - conclude il Sottosegretario - incuria e mancanza di cultura della prevenzione che in materia di difesa dai terremoti ci vede ancora inchiodati a metà strada tra la California e l'Afghanistan. Per questo il bonus è una mezza rivoluzione''.
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