Emilia Romagna, firmata convenzione per autostrada Cispadana
Collegherà A22 e A13. L'investimento previsto è di 1,158 miliardi e la fine dei lavori nel 2016
L'Arc è un'associazione temporanea di impresa (Ati) controllata al 51% da Autobrennero. Si è aggiudicata la concessione per realizzare e gestire l'opera che ha un costo complessivo di circa 1.158,72 milioni di euro, da sostenere in project financing, con un contributo della Regione di 179,7 milioni (350 il limite massimo indicato nel 2006 dal programma per le autostrade regionali licenziato dall'assemblea legislativa). Ora saranno avviati tutti i passaggi propedeutici alla realizzazione. Partirà la Conferenza dei servizi sul progetto preliminare, che dovrà raccogliere modifiche e suggerimenti proposti dagli enti interessati. Nel frattempo il Ministero dell'ambiente avvierà la valutazione di impatto ambientale (Via) sul progetto definitivo, mentre dopo la redazione di questo sarà redatto quello esecutivo. Al contempo, saranno avviate le procedure di esproprio. La concessione ha durata di 49 anni, comprensivi dei tempi di costruzione. I tempi di realizzazione (dalla partenza dei lavori prevista per il 2012) è di 44 mesi. L'apertura al traffico è stimata per il 2016.
La nuova arteria attraverserà le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, interessando 13 comuni. Avrà una doppia corsia di marcia, più quella di emergenza, quattro caselli (S.Possidonio-Concordia-Mirandola, S.Felice sul Panaro-Finale Emilia, Cento e Poggio Renatico; tutti con parcheggio di intescambio con i mezzi pubblici) e due aree di servizio. Prevista l'installazione di asfalto drenante e fonoassorbente, e di 41 km di barriere antirumore, integrate con pannelli fotovoltaici. Prevista anche la piantumazione di siepi, filari e alberi.
Il concessionario conta di rientrare dell'investimento in 15-20 anni. Circa 300 milioni arriveranno dai soci, il resto da indebitamento. Le tariffe di pedaggio per veicoli leggeri saranno di 0,07694 euro/km, per i veicoli pesanti (media ponderata) di 0,13479 euro/km (più Iva). E' stimato un traffico di 34.000 veicoli al giorno. Nel progetto sono previsti diversi interventi per il collegamento alla viabilità ordinaria (per circa 80-100 milioni). In particolare, saranno realizzati una nuova strada fra Bondeno e Cento e alcuni tratti di Cispadana (ma non con caratteristiche autostradali) nel Reggiano e nel Parmense (con un nuovo ponte sull'Enza tra Mezzani e Brescello). Questi consentiranno di completare l'itinerario fino alla tangenziale di Parma, realizzando quindi un 'corridoio' fra il Tirreno (via Autocisa) e l'Adriatico (via superstrada Ferrara mare).
Arc è appunto una Ati controllata (51%) da Autobrennero; Coopsette e Pizzarotti spa hanno il 19,3% ciscuna; Cordioli spa di Verona ha lo 0,5%; Edilizia Wipptel spa di Bolzano lo 0,7%; Oberosler cav. Pietro spa di Bolzano il 2,3%, l'Impresa di costruzioni geom. Collini spa (Trento) il 3%; Mazzi impresa di Verona lo 0,5; il Consorzio stabile Co.Seam srl di Modena il 3,3%; il Consorzio ravennate lo 0,1%. Dopo la pubblicazione dell'avviso per la ricerca di un privato per la realizzazione del progetto erano arrivate alla Regione sei proposte di altrettanti operatori (singoli o associati). Il 27 luglio 2007 la Giunta ha valutato di 'pubblico interesse' la proposta dell'Ati guidata da Autobrennero, che prevedeva inizialmente un contributo della Regione di 198 milioni. Il progetto contenuto in quella proposta, ha spiegato la Regione, fu approvato con delibera di Giunta il 27 marzo 2008. In base alla normativa vigente a inizio procedura il concessionario è stato individuato con ''procedimento concorsuale complesso'' avviato nell'aprile 2008, strutturato sulla base della procedura ristretta - senza la partecipazione di Arc - per individuare due concorrenti da porre in confronto con il promotore, per arrivare ad individuare il concessionario, cosa che è avvenuta il 25 gennaio 2010 con l'aggiudicazione delle concessione. ''Sono arrivate anche proposte a contributo 'zero' per la Regione - ha spiegato l'assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri - ma nella scelta si è guardato alla qualita' dell'opera, non solo alla convenienza economica''.
Quanto alle conflittualità che la realizzazione dell'autostrada creerà sui territori, Peri ha voluto ricordare che ''siamo partiti dalle programmazioni territoriali di Comuni e Province interessate. Quindi non partiamo da zero, ma con una dotazione di conoscenza dei problemi e di proposte di soluzioni''. Certo, ha ammesso, ''fare opere in democrazia è più difficile che farle in sua assenza, ma la discussione è ancora aperta, e il progetto è teso a migliorare. Ciò che però non accettiamo è chi ci pone una alternativa secca di tracciato, che ci porterebbe a rifare la gara dall'inizio''.
Autostrade: costituita la società che realizzerà la Cispadana