Ferrovie: Fs scrive a UE e Antitrust, ostacoli al mercato in Francia
L'AD Moretti: grande problema disparità corrispettivi
''E' un anno e mezzo che non riesco ad entrare in Francia - ha spiegato Moretti a margine di un convegno sulla liberalizzazione del trasporto ferroviario in Italia -. E mi e' stato risposto da Bruxelles che, secondo i francesi, non ho compilato bene un modulo. In questi giorni abbiamo mandato all'Antitrust italiano e francese e all'Ufficio per la regolazione del servizi ferroviari italiano e francese i nostri reclami e aspettiamo fiduciosi''. Fs ha anche ''riscritto all'Ue affinche' metta un po' piu' di volonta' e sollecitudine sul problema dell'Italia in Francia cosi' come li sta mettendo per il problema tedesco in Italia''.
Un altro ''grande problema'', per Moretti, e' ''la disparita' con cui viene trattata in Francia, Germania e Italia il public service obligation (corrispettivo pubblico per i servizi, ndr.). Deutsche Bahn prende 40 miliardi di passeggeri/chilometro l'anno per il trasporto locale e ogni anno prende 2,8 miliardi in piu' di quello che avremmo noi nelle stesse condizioni di produzione. Allora o noi siamo bravissimi, ed e' probabile, o forse loro qualche centesimo in piu' ce l'hanno. Se avessimo 14,5, che e' la cifra giusta indicata in un documento della Corte dei Conti - ha concluso Moretti - potremmo arrivare a fare un altro miliardo di investimenti in trasporto locale: quindi non sarebbero utili, ma soldi da reinvestire per il trasporto locale''.
Parlando del contesto europeo anche il vice ministro delle infrastrutture Roberto Castelli, sottolineando la necessita' che in Europa ci sia ''reciprocita''', evidenziando che ''l'Italia in Europa sotto molti punti di vista sia un po' considerata una Cenerentola e che comandino Francia e Germania. L'impegno del Governo - ha aggiunto - e' di cambiare un po' le cose, ma agire sulla mega-burocrazia di Bruxelles non e' facile''.