Infrastrutture, Ciaccia: "Servono 300 miliardi in 10 anni"
Necessaria una grande alleanza tra banche, imprese, Cdp e fondazioni
Il viceministro ha quindi sottolineato l'esigenza di avere un quadro di certezze, anche normative, per invogliare gli investitori a tornare. "Con norme e spot non si puà andare avanti - ha affermato -. Troppe volte abbiamo assistito negli ultimi vent'anni ad un cambio di passo in corsa che ha scoraggiato gli investitori e adesso, prima di tornare, vogliono un quadro di certezze".
Al centro dell'intervento di Ciaccia, infine, il problema del ritardo dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione. E' un "tema che ha avuto un antipasto con Cdp ma il pasto deve ancora venire", ha spiegato. Si tratta di una "cifra compresa fra i 70 e i 90 miliardi", ha detto ancora, e stiamo studiando la questione. "Credo che in fondo al tunnel - ha concluso Ciaccia - ci possano essere delle soluzioni". Il viceministro ha sottolineato che i debiti sono "cifre grosse, non è pizza e fichi". Ma ha assicurato che il governo "sta affrontando il problema". Del resto, i debiti vanno onorati, vanno pagati. "Il contratto con le imprese va rispettato - ha concluso - non metteremo 70 miliardi in una botta sola, ma magari 20".
Italia-Congo: Ciaccia firma intesa su infrastrutture e trasporti