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Liberalizzazioni, ecco le novità per il settore delle infrastrutture e trasporti

Entro tre mesi un ddl per un'Authority dei Trasporti

Roma, 23 gennaio 2012 - Il settore dei trasporti si avvia a una vera e propria rivoluzione. Nel pacchetto sulle liberalizzazioni approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri,dopo una riunione-fiume di otto ore, è prevista la nascita di un'Authority unica per i trasporti che deciderà su tariffe, modalità delle gare e qualità dei servizi. L'obiettivo del governo è quello di stimolare la concorrenza nelle ferrovie, autostrade, aeroporti, metropolitane, autobus, autotrasporto e taxi, anche al fine di contenere i costi del servizio per i consumatori. Grosse novità in arrivo anche per le assicurazioni auto. Al via la separazione tra Snam e Eni.

AUTORITA' DEI TRASPORTI. La nuova Authority avrà super-poteri, dalle licenze dei taxi alla decisione sull'eventuale scorporo della rete ferroviaria da Fs, passando per le nuove concessioni autostradali da regolare con il metodo del "price cap". Il governo si è dato tre mesi di tempo, dalla conversione del decreto, per approntare un disegno di legge che battezzi l'Authority. In attesa, dal 30 giugno in poi sarà l'attuale Autorità per l'energia elettrica e il gas a gestire i dossier aperti.
L'obiettivo dichiarato nel decreto è fare in modo che la nuova Autorità garantisca «secondo metodologie che incentivino la concorrenza, l'efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese e i consumatori, condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, alle reti stradali". Toccherà quindi all'Authority stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto nazionali e locali e i contenuti minimi degli specifici diritti (pure a livello di risarcimento) che gli utenti potranno esigere dai gestori. Non solo, dovrà definire gli schemi dei bandi delle gare per l'assegnazione dei servizi di trasporto in esclusiva. E stabilirà per le nuove concessioni autostradali i sistemi tariffari dei pedaggi basati sul metodo del price cap (ovvero sulle rivalutazioni dei prezzi inferiori all'inflazione). E per l'infrastruttura ferroviaria definirà i criteri per la determinazione dei pedaggi da parte del gestore dell'infrastruttura e i criteri di assegnazione delle tracce e della capacità, oltre a stabilire nel trasporto su rotaia gli ambiti del servizio pubblico sulle tratte e le modalità di finanziamento. Avrà anche il delicato compito di analizzare l'efficacia dei diversi gradi di separazione tra l'impresa che gestisce la rete e l'impresa ferroviaria. Infine i taxi: l'Autorità stabilirà numero delle licenze in circolazione e tariffe.

FERROVIE. Sulla separazione della rete ferroviaria deciderà l'Authority dei trasporti. "L`Autorità delle reti nel settore del trasporto ferroviario definisce - si legge nel testo delle liberalizzazioni - sentiti il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, le Regioni e gli enti locali interessati, gli ambiti del servizio pubblico sulle tratte e le modalità di finanziamento. L`Autorità dopo un congruo periodo di osservazione delle dinamiche dei processi di liberalizzazione, analizza l`efficienza dei diversi gradi di separazione tra l`impresa che gestisce l`infrastruttura e l`impresa ferroviaria, anche in relazione alle esperienze degli altri Stati membri dell`Unione Europea. In esito all`analisi, l`Autorità predispone una relazione al Governo e al Parlamento". Dunque spetterà alla nuova Authority esaminare "se è necessaria una separazione tra la rete ferroviaria e il servizio di trasporto passeggeri", come ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. Insomma, "non c'è un provvedimento immediato ma la precisa indicazione della direzione da prendere".
L'altra grossa novità è che le aziende di trasporto ferroviari non saranno più obbligate ad aderire al contratto nazionale di lavoro dei ferrovieri. Infine le regioni saranno obbligate a mettere a gara i treni regionali, al termine dei contratti di sei anni stipulati con Trenitalia. Per favorire la concorrenza, nei bandi la disponibilità dei treni non dovrà costituire un requisito per la partecipazione.

AUTOSTRADE. Arriva il price cap per la definizione delle tariffe autostradali, ma solo per le nuove concessioni. Per le vecchie concessioni la metodologia di calcolo resta invariata. L'Authority - si legge nel testo - provvede "con particolare riferimento al settore autostradale, a stabilire per le nuove concessioni sistemi tariffari dei pedaggi basati sul metodo del price cap a cadenza quinquennale per ciascuna concessione". L'Autorità potrà comunque promuovere il nuovo meccanismo tariffario a base di price cap anche presso i concessionari attuali per verificare se esistano i margini per una conversione, salvando l'equilibrio del piano economico-finanziario.
Tra i compiti dell'Autorità per i trasporti ci saranno anche la definizione degli schemi di concessione di nuove tratte autostradali e la promozione "di una gestione plurale delle diverse tratte e lo stimolo della concorrenza per confronto". Per la vigilanza sulle concessioni vigenti, restano i compiti affidati all'Agenzia per le Infrastrutture presso l'omonimo ministero.

GAS. In pista la separazione di Snam dall'Eni. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, si legge nel pacchetto liberalizzazioni, "è emanato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge". "Probabilmente con una separazione ben pensata tra infrastrutture e operatori si riuscirà ad avere nuovi investimenti e una riduzione dei costi del paese", ha affermato il ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture Corrado Passera. Il settore del gas, ha aggiunto, è un settore "dove il Governo ha deciso di mettere una forte accelerazione a livello di concorrenza". Il settore "è forse l'elemento più rilevante del sistema e dei costi energetici del nostro paese. Abbiamo pensato di accelerare il collegamento anche tra prezzi di mercato e del consumatore italiano con una giusta gradualità".

TAXI. La competenza sul rilascio delle licenze dei taxi sarà in capo all'Autorità delle reti. "L'analisi dei fabbisogni sarà affidata all'Autorità dei Trasporti, che dovrà svolgere un'attenta istruttoria città per città, sentiti i sindaci, per stabilire se c'è necessità di aumento delle licenze", ha detto il sottosegretario Catricalà. Spetterà quindi all'Authority adeguare i regolamenti di esercizio del servizio taxi ad una offerta del servizio con tariffe e qualità delle prestazioni "in rapporto ai diversi contesti urbani" ed in particolare per quanto riguarda le città metropolitane, "secondo criteri di ragionevolezza e proporzionalità, allo scopo di garantire il diritto di mobilità degli utenti". Tra i compiti dell'Autorità delle reti ci sarà la possibilita' di incrementare "il numero delle licenze, ove ritenuto necessario anche in base ad un'analisi per confronto nell'ambito di realtà comunitarie comparabili, è accompagnato da adeguate compensazioni da corrispondere una tantum a favore di coloro che sono già titolari di licenza o utilizzando gli introiti derivanti dalla messa all'asta delle nuove licenze, oppure attribuendone a chi già le detiene, con facoltà di vendita o affitto, in un termine congruo oppure attraverso altre adeguate modalità".
E ancora, l'Autorità potrà: "Consentire ad un medesimo soggetto di avere la titolarità di più licenze, con la possibilità di essere sostituiti alla guida da chiunque abbia i requisiti di professionalità e moralità richiesti dalla normativa vigente; prevedere la possibilità di rilasciare licenze part time e di consentire ai titolari di licenza una maggiore flessibilità nella determinazione degli orari di lavoro, salvo l'obbligo di garanzia di un servizio minimo per ciascuna ora del giorno; consentire ai possessori di licenza di esercitare la propria attività anche al di fuori dell'area per la quale sono state originariamente rilasciate".
Infine l'autorità delle reti avrà il potere di "consentire una maggiore libertà nell'organizzazione del servizio così da poter sviluppare nuovi servizi integrativi come, ad esempio, il taxi ad uso collettivo o altre forme; consentire una maggiore libertà nella fissazione delle tariffe, la possibilità di una loro corretta e trasparente pubblicizzazione, fermo restando la determinazione autoritativa di quelle massime a tutela dei consumatori".

RC AUTO - Parecchie le novità in arrivo per le compagnie assicuratrici. Le imprese potranno richiedere ai soggetti che presentano proposte per l'assicurazione obbligatoria di sottoporre volontariamente il veicolo ad ispezione, prima della stipula del contratto. Se l'assicurato consente a installare la scatola nera, i costi sono a carico delle compagnie che praticano inoltre una riduzione rispetto alle tariffe stabilite. Viene introdotto il bollo elettronico in modo da contrastarne la contraffazione. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti forma "periodicamente" un elenco dei veicoli non coperti da rc auto e lo mette a disposizione della Polizia e delle prefetture competenti in base al luogo di residenza dei proprietari. Si stabilisce poi che gli intermediari che distribuiscono servizi e prodotti assicurativi del ramo danni derivanti devono, prima della sottoscrizione del contratto, informare il cliente in modo corretto, trasparente ed esaustivo sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti agli stessi gruppi. Peraltro, il contratto stipulato senza la dichiarazione del cliente di aver ricevuto le informazioni è nullo.

Mario Avagliano

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