PON Reti e Mobilità 2007-2013: 20 milioni per la logistica del Sud Italia
Presentato ieri a Roma il bando "Regimi di aiuto al settore privato per la realizzazione di infrastrutture logistiche"
Roma, 12 dicembre 2012 – Le regioni del Sud Italia possono rappresentare, grazie alla posizione geografica strategica, uno snodo nevralgico per le comunicazioni e gli scambi commerciali tra l’Europa e gran parte del mondo. Perché questo sia possibile, però, sono necessarie infrastrutture di trasporto e logistiche adeguate e su questo tema bisogna segnalare un’importante novità rappresentata dal bando Regimi di aiuto al settore privato per la realizzazione di infrastrutture logistiche, che rientra nell’ambito del PON Reti e Mobilità 2007-2013.
Il bando, presentato ieri nel corso di un convegno che si è svolto a Palazzetto Mattei – Roma, prevede finanziamenti per un totale di 20 milioni di euro “per incrementare la competitività delle aziende del settore logistico di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, regioni inserite dall'Unione Europea nell'Obiettivo Convergenza avendo un Pil pro-capite inferiore al 75% della media comunitaria”. Come si legge nel comunicato stampa diffuso ieri, l’incontro aveva l’obiettivo di offrire un'occasione di informazione sulla nuova linea di intervento del Programma, ma ha anche rappresentato un momento di confronto tra le realtà, sia istituzionali sia private, impegnate nello sviluppo del settore della logistica in Italia.
Il PON Reti e Mobilità 2007-2013 è il Programma Operativo Nazionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti internazionali, cofinanziato dall'Unione Europea, che ha l'obiettivo di migliorare i collegamenti ferroviari e stradali, di potenziare aeroporti, porti e interporti e di integrare nuovi sistemi di trasporto intelligenti nelle aree definite di “Convergenza”.
Nel comunicato stampa si specifica che “le soluzioni individuate dal bando segnano una svolta: con una filosofia assolutamente innovativa, vengono finanziate direttamente le associazioni di imprese”. Beneficiari del finanziamento, dunque, sono le imprese del settore logistico, organizzate nelle forme dell'Associazione temporanea d'impresa e di scopo, di Consorzi, di Filiere, di Distretti o di Reti d'impresa (anche costituiti per l'occasione). “E benché non sia necessario che le aziende partecipanti abbiano sede in una delle quattro regioni Convergenza” si precisa nel comunicato, “i progetti finanziati devono essere realizzati e riferirsi a questi territori”.
Un’ulteriore novità è rappresentata dalla tipologia delle attività finanziabili dal Bando: non soltanto interventi infrastrutturali e acquisto di macchinari, tecnologie e programmi informatici, ma “anche spese riguardanti i servizi di consulenza, di assistenza tecnica e di formazione del personale necessari per lo sviluppo dei progetti”.
Il contributo che il PON Reti e Mobilità potrà concedere per gli investimenti previsti da ciascun progetto ammesso è compreso tra un minimo di 500 mila euro e un massimo di 2 milioni di euro. Si tratta di un apporto che potrà variare a seconda della tipologia di intervento e della composizione del raggruppamento, ma che in linea generale si attesterà a circa il 35% del costo totale dell’investimento. Il restante 65% dovrà essere costituito da capitale privato. A tal proposito, nel comunicato stampa si legge che “la decisione di abbandonare il vecchio modus operandi del contributo a fondo perduto, individuando invece una forma di incentivi che influisse efficacemente sul tessuto produttivo, è stata presa dal ministero dopo aver commissionate alla Doxa quattro indagini presso gli operatori della logistica di ciascuna regione”. Inoltre, la ricerca è stata affiancata all'attività di ascolto realizzata sui territori interessati dal Programma: infatti, il PON Reti e Mobilità ha promosso a Bari, Napoli, Lamezia Terme e Termini Imerese quattro incontri con gli operatori del settore della logistica, che ha visto la partecipazione di oltre cento tra imprenditori e rappresentanti delle realtà produttive. “È stato così possibile identificare” conclude il comunicato “le principali problematiche in materia di logistica nelle diverse regioni, evidenziando gli interventi auspicati per fronteggiare le criticità e favorire lo sviluppo del settore”.
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