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Briciole di pane

Primo CdM del Governo Renzi: 100 giorni per cambiare l'Italia

Il Premier annuncia una "lotta molto dura" per cambiare ad aprile la Pubblica amministrazione, a maggio il fisco e a giugno la giustizia

Roma, 13 marzo 2014 – Un Consiglio dei Ministri di quasi due ore, il primo guidato da Matteo Renzi, seguito dalla conferenza stampa per illustrare i provvedimenti appena approvati su riduzione Irpef, scuola, casa e lavoro e indicare gli impegni dell'agenda politica dei prossimi mesi. Obiettivo dichiarato dal Premier: “100 giorni di lotta molto dura” per cambiare l’Italia.

Al termine del CdM il Presidente del Consiglio ha affermato che “nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la Pubblica amministrazione, a maggio il fisco e a giugno la giustizia”. Un spirito propositivo che deve partire dal nostro Paese, dunque, per poi allargare lo sguardo e rivolgerlo all’Europa: “noi pensiamo che sia fondamentale non solo lavorare per cambiare l'Europa, ma partire dal cambiare l'Italia. E perché questo accada, bisogna battagliare contro chi dice «si è sempre fatto così»” ha spiegato Renzi.


La nota stampa di Palazzo Chigi

In una nota, Palazzo Chigi ha informato che il Consiglio dei Ministri ha approvato la relazione del Presidente Renzi “sui provvedimenti che si attueranno in materia di riforme costituzionali e sugli interventi di politica economica inclusa la riduzione del carico fiscale”. Nella sua relazione, Renzi ha affrontato il tema delle riforme economiche e per il lavoro, “individuando misure che, nel rispetto del tetto del 3% del Pil fissato per l’indebitamento netto, possano garantire una strategia d’urto per la ripresa del Paese in termini di competitività e ripresa di domanda interna”.

Nel dettaglio, ammontano a 10 miliardi di euro le risorse necessarie per consentire l’aumento – dal 1° maggio prossimo – della detrazione Irpef in busta paga ai lavoratori dipendenti sotto i 25 mila euro di reddito lordi. Il provvedimento riguarderà circa 10 milioni di cittadini, per un ammontare di 1000 euro netti annui a persona.

Inoltre, nella nota si legge che sarà trasmessa a livelli istituzionali, leader politici e parti sociali la bozza di disegno di legge costituzionale riguardante “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione”. Palazzo Chigi ha spiegato che il disegno di legge costituzionale “prevede la riforma costituzionale del Senato in una Assemblea delle Autonomie, composta da presidenti delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, nonché, per ciascuna Regione, da due membri eletti, con voto limitato, dai Consigli regionali tra i propri componenti, e da tre Sindaci eletti da una assemblea dei Sindaci della Regione”. Previsti anche l’abolizione costituzionale delle Province e interventi sulla legislazione concorrente tra Stato e Regioni.


Jobs Act

Tra i provvedimenti più attesi in agenda ieri c’era sicuramente il Jobs Act. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge contenente “disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”. Si tratta di un provvedimento urgente che prevede, tra le altre cose, “interventi di semplificazione sul contratto a termine e sul contratto di apprendistato per renderli più coerenti con le esigenze attuali del contesto occupazionale e produttivo”.

In particolare, per il contratto a termine è previsto l’aumento – da 12 a 36 mesi – della durata del primo rapporto di lavoro a tempo determinato. Prevista anche la possibilità di prorogare più volte il contratto a tempo determinato entro il limite dei tre anni, “sempre che sussistano ragioni oggettive e si faccia riferimento alla stessa attività lavorativa”.

Approvato anche un disegno di legge delega al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, di semplificazione delle procedure e degli adempimenti in materia di lavoro, di riordino delle forme contrattuali e di miglioramento della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita.


Debiti della Pubblica amministrazione

Per quanto riguarda il tema dei tempi di pagamento da parte della Pubblica amministrazione, il CdM ha avviato l’esame di un disegno di legge contenente norme per agevolare ulteriormente il rispetto della normativa europea. Il disegno di legge persegue tre scopi: “adeguare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni a quelli previsti dalla relativa direttiva europea; favorire la cessione del credito al sistema bancario; accelerare il pagamento dei debiti arretrati (già avviato nel 2013 con il pagamento di più di 22 miliardi ai creditori)”.

In particolare, per accelerare i pagamenti dei debiti delle Pubbliche amministrazioni il governo intende concedere ulteriori anticipazioni di liquidità agli enti territoriali, allentare i vincoli del patto di stabilità interno delle Regioni e degli enti locali e destinare un fondo specifico per il finanziamento dei debiti degli enti locali nei confronti delle proprie società partecipate.


Emergenza abitativa, dissesto idrogeologico, edilizia scolastica

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge per far fronte al disagio abitativo che interessa sempre più famiglie impoverite dalla crisi economica. Il Piano Casa prevede interventi per circa 1,7 miliardi di euro con tre obiettivi: il sostegno all’affitto a canone concordato; l’ampliamento dell’offerta di alloggi popolari; lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale.

Infine, il Presidente Renzi ha informato il Consiglio dei Ministri di voler istituire presso la Presidenza del Consiglio due strutture di missione: una per il dissesto idrogeologico, l’altra per l’edilizia scolastica.
 

Matteo Martellacci

  Tutte le informazioni sul sito di Palazzo Chigi

  Il video della conferenza stampa

  Governo Renzi: avanti il progetto di riforma costituzionale

  Slide programma Governo Renzi - 12 marzo 2014