Rete trasporti: Unioncamere, Italia molto indietro a Germania
Nel rapporto si affronta anche la 'questione ferrovie': di 16mila km di rete italiana, solo mille sono ad alta velocita', senza contare che il Sud viaggia ancora in larga parte su monorotaia. Situazione paradossale per i porti, che hanno scarsi collegamenti intermodali, sinergie latitanti con le altre strutture, sono molto vincolati dalla vicinanza dei centri urbani e impossibilitati a crescere, perdendo la sfida con 'grandi porti' del Nord. Per quanto riguarda la Legge Obiettivo, poi, solo 3 delle 18 opere pensate sono state realizzate, mentre la spesa per le infrastrutture e' in costante calo.
Il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello crede sia giunto il momento di 'cambiare passo', perche' 'i costi de non fare minano la capacita' delle nostre imprese di recuperare il terreno perso in questi anni di crisi economica e compromettono lo sviluppo futuro dei nostri territori".
Il trend negativo a cui siamo approdati dopo il boom del 25% tra il 1997 e il 2004, ha riportato l'ammontare degli investimenti alla meta' di quelli degli anni '90: eppure il binomio infrastrutture sviluppo e' l'unico su cui possiamo puntare per aprirci all'Europa e al mercato estero''.