Sblocca Italia, ok alla prima tranche di 1,7 miliardi
Il decreto firmato da Lupi finanzia 15 opere
Roma, 20 ottobre 2014 – Passi avanti per le opere infrastrutturali in Italia, almeno per quelle cantierabili entro giugno del prossimo anno 2015 che compaiono nella lista dello Sblocca Italia. Il decreto interministeriale è passato al vaglio del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, che ha firmato il testo per l’approvazione della prima tranche di finanziamenti. Testo che adesso dovrà essere controfirmato dal Ministero dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
Il decreto interministeriale in questione, che specifica somme assegnate e destinazioni delle risorse previste dallo Sblocca-Italia, finanzia quindici opere con 1,7 miliardi di euro, sui 3,9 miliardi totali del decreto legge. Per 335 milioni si tratta di opere che dovranno essere cantierate entro il 31 dicembre 2014 e per 1.329 milioni entro il 30 giugno 2015.
La lista delle infrastrutture comprese nel provvedimento conferma quella dello Sblocca Italia e gli importi sono quelli già indicati dal Ministro nella presentazione della manovra.
La spesa pubblica avverrà in maniera cadenzata dal 2015 fino al 2018, secondo i crono programmi delle opere stesse: entro il 2015 si spenderanno 515 milioni di euro, i restanti 1.079 milioni nel periodo2016-2018.
Le prime opere a partire, quelle da cantierare entro l’anno, sono quattro: l’autostrada Trieste-Venezia, il passante ferroviario di Torino, il piano dei passaggi a livello di Rfi ed il sistema idrico Basento-Bradano in Basilicata.
L’assegnazione delle risorse più consistenti va al rifinanziamento dell'art.1 comma 70 della legge 147/2014 per il superamento delle criticità sulle infrastrutture viarie concernenti ponti e gallerie (300 milioni di euro), agli interventi per il nuovo Tunnel del Brennero (270 mln) e al terzo Valico dei Giovi nell’ambito dell’Alta Velocità Milano – Genova (200 mln). Per tutti la cantierabilità è indicata entro metà 2015.
E proprio il concetto di cantierabilità è la novità più rilevante del provvedimento firmato da Lupi. Il Ministro delle Infrastrutture, infatti, per evitare la tagliola della revoca dei fondi prevista dallo stesso Sblocca-Italia nel caso in cui gli interventi non siano cantierati entro le date indicate, ha previsto per ogni singola opera una specifica prestazione dovuta dalla stazione appaltante per scongiurare la cancellazione dei fondi.
Non si parla quindi espressamente di ‘cantieri aperti’ ma di fasi – spesso anche solo progettuali – che servano ad accelerare e completare l’iter verso i lavori. Ad esempio, per la metro C di Roma basterà al Comune inviare il progetto definitivo aggiornato, mentre per l'Alta velocità Verona-Vicenza-Padova si dovrà trasmettere l'accordo ai sensi della convenzione vigente per la redazione del progetto definitivo.
Obiettivi comunque importanti, considerato che l’apertura dei nuovi cantieri può spesso arenarsi alle fasi approvative dei progetti o del recepimento di prescrizioni.
L’iter per la conversione in legge, il voto alla Camera
Intanto il decreto legge Sblocca-Italia continua il suo iter per la conversione in legge ed approda oggi all’Aula di Montecitorio, chiamata al voto di fiducia al Governo dopo che il provvedimento ha incassato l’ok in commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
«Sono stati presentati oltre 3mila emendamenti nel corso dell'esame – ha detto il presidente della commissione, Ermete Realacci - e ne abbiamo votati circa 1.200, con quattro notti di lavoro. Il confronto costruttivo non è mancato e sono soddisfatto dell'esito perché c'è stato un miglioramento del testo in molti punti critici del provvedimento» ha concluso Realacci.
La lista delle 15 opere ‘sbloccate’
- Continuità interventi Nuovo Tunnel del Brennero – 270 mln
- Asse autostradale Trieste - Venezia – 30 mln
- Ulteriore lotto costruttivo Asse AV/AV Verona - Padova 90 mln
- Completamento e ottimizzazione della Torino - Milano con viabilità locale mediante l'interconnessione tra la SS32 e la SP299 - Tangenziale di Novara - lotto 0 e lotto 1 – 72 mln
- Completamento della copertura del Passante ferroviario di Torino – 25 mln
- Messa in sicurezza dell'asse ferroviario Cuneo - Ventimiglia – 29 mln
- Terzo Valico dei Giovi - AV Milano - Genova – 200 mln
- Completamento asse viario Lecco - Bergamo – 15 mln
- Quadrilatero Umbria - Marche – 120 mln
- Tratta Colosseo - Piazza Venezia della Linea C di Roma – 155 mln
- Completamento Linea 1 della metropolitana di Napoli – 90 mln
- Messa in sicurezza dei principali svincoli della SS 131 in Sardegna – 143 mln
- Completamento sistema idrico Basento - Bradano, settore G – 65 mln
- Interventi di soppressione e automazione di passaggi a livello sulla rete ferroviaria, individuati, con priorità per la tratta terminale pugliese del corridoio ferroviario adriatico Bologna a Lecce – 60 mln
- Rifinanziamento dell'art.1 comma 70 della legge 147/2014 relativo al superamento delle criticità sulle infrastrutture viarie concernenti ponti e gallerie – 300 mln