Da Bruxelles infrazioni per l'Italia su Cielo unico e diritti dei passeggeri di autobus
Il nostro Paese richiamato dall'Ue per il mancato recepimento delle direttive comunitarie in materia
Bruxelles, 10 luglio 2014 - Anche questo mese, nel pacchetto di infrazioni della Commissione europea, non mancano diverse tirate d'orecchi al nostro Paese, tra queste una che ci chiede di realizzare i Fab, i blocchi funzionali dello spazio aereo, e una che ci chiede di adottare le misure necessarie per applicare correttamente i diritti dei passeggeri nel trasporto su autobus.
Nel primo caso l'esecutivo comunitario ha avviato una procedura d'infrazione collettiva, inviando diciotto lettere di messa in mora per i mancati impegni nella realizzazione del “Cielo unico europeo”, il programma per il passaggio dai sistemi nazionali di gestione del traffico aereo a un sistema comune. La riorganizzazione degli spazi aerei, secondo il progetto, dovrebbe passare dagli attuali ventotto mercati (ciascuno per ogni stato membro) a un'integrazione attraverso la costituzione di otto macro-aree, chiamate blocchi funzionali di spazio aereo (in inglese FAB - Functional Airspace Block), che hanno lo scopo di integrare meglio il mercato. I destinatari delle missive sono stati Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito, membri di sei diversi blocchi.
Tutti gli Stati membri avrebbero dovuto rendere operativi i rispettivi blocchi funzionali di spazio aereo entro il 4 dicembre 2012, e invece il Fab tra Italia, Grecia, Cipro e Malta (Bluemed) deve essere ancora formalmente istituito. Gli accordi tra Stati che istituiscono il Fab tra Austria, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Croazia (Fabce), quello tra Bulgaria e Romania (Danube), tra Lituania e Polonia (Baltic), tra Spagna e Portogallo (Southwest) e quello tra Regno Unito e Irlanda sono invece entrati in vigore ma con progressi effettivi sulla riorganizzazione dello spazio aereo e sull'efficacia dei loro servizi di navigazione aerea sono stati lenti. Ciò ha comportato maggiori ritardi, maggior consumo di carburante, e quindi maggiori emissioni di gas a effetto serra, e costi più elevati per le compagnie aeree. “Dobbiamo superare definitivamente i confini nazionali nello spazio aereo europeo. I blocchi funzionali di spazio aereo sono elementi necessari e fondamentali del cielo unico europeo. Al momento questi spazi aerei comuni esistono solo sulla carta, sono istituiti formalmente ma non sono ancora operativi. Esorto gli Stati membri a essere ancora più ambiziosi e a promuovere l’attuazione del cielo unico”, ha dichiarato il commissario ai Trasporti, Siim Kallas.
Per quanto riguarda la seconda infrazione, trasmessa sotto forma di parere motivato, la Commissione ha chiesto a Italia e Polonia di adottare le misure necessarie per applicare correttamente i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus. Al momento le autorità nazionali a cui è affidato il compito di vigilare sull’effettiva applicazione della normativa non sono in grado di garantirne l’osservanza in quanto non è stato instaurato un regime sanzionatorio che assicuri il pieno rispetto del regolamento né è stato trasmesso a Bruxelles l’elenco delle stazioni di autobus nelle quali è fornita assistenza adeguata alle persone con disabilità o a mobilità ridotta. Il regolamento che stabilisce i diritti di cui godono i passeggeri è entrato in vigore il 10 marzo scorso e gli Stati membri sono tenuti a garantire questi aspetti. Ora l’Italia e la Polonia hanno due mesi di tempo per notificare alla Commissione le misure adottate per applicare correttamente il regolamento. Se non rispetteranno questa scadenza la Commissione potrà decidere di adire la Corte di giustizia dell’Ue.
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