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Briciole di pane

Entra in vigore la nuova direttiva Ue sulla Valutazione di Impatto Ambientale

Mira a semplificare le procedure. Gli Stati membri hanno tempo fino al maggio 2017 per recepirla

Bruxelles, 16 maggio 2014 - È entrata in vigore ieri la nuova direttiva sulla Valutazione di Impatto Ambientale (Via). Il testo ormai pubblicato sulla Gazzetta ufficiale secondo Bruxelles servirà a migliorare la protezione dell'ambiente riducendo allo stesso tempo gli oneri amministrativi derivanti dalla legislazione Ue.
Sta adesso agli Stati membri il compito di semplificare le proprie procedure recependo questa direttiva e comunicare alla Commissione il modo in cui lo hanno fatto. Al massimo hanno tempo fino al maggio 2017.


Innanzitutto dovranno regolare meglio i tempi per le diverse fasi delle valutazioni: le decisioni di screening dovrebbero essere prese entro 90 giorni (anche se sono possibili proroghe in casi eccezionali) e le consultazioni pubbliche dovrebbero durare almeno 30 giorni. Tutti gli Stati membri dovranno garantire che le decisioni definitive siano prese entro un periodo di tempo ragionevole.

 


La procedura di screening per determinare se una Via è richiesta sarà semplificata ma le decisioni dovranno essere debitamente motivate alla luce di nuovi criteri di selezione.
I rapporti Via dovranno essere resi più chiari per il pubblico, soprattutto per quanto riguarda la valutazione dello Stato attuale dell'ambiente e la considerazione delle possibili alternative al progetto proposto. Saranno migliorate la qualità e il contenuto delle relazioni e le autorità competenti dovranno dimostrare la loro obiettività ed evitare conflitti di interesse. Se i progetti dovessero comportare significativi effetti negativi sull'ambiente, gli sviluppatori saranno obbligati ad adottare tutte le misure necessarie per evitare, prevenire o ridurre tali effetti.


La direttiva che si applicherà sia a progetti pubblici che privati riguarderà circa 200 tipi di progetti fra cui ponti, porti, autostrade e allevamenti intensivi di suini e pollame. Le nuove valutazioni dovranno tener conto anche di fattori ambientali quali la biodiversità e il cambiamento climatico.

 

Lorenzo Robustelli

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