Pedaggi per stranieri in Germania, Berlino e Bruxelles cercano un accordo

Bruxelles, 21 novembre 2014 - Quando si tratta di pedaggi autostradali, gli utenti non possono essere discriminati sulla base della nazionalità. Su questo punto le discussioni tra Bruxelles e Berlino sono in corso dalla scorsa estate, da quando la Germania cioè ha deciso di far pagare ai soli stranieri un bollo per percorrere le sue autostrade. Oggi a Bruxelles ne hanno discusso il Commissario europeo per i Trasporti, Violeta Bulc, con il ministro tedesco, Alexander Dobrindt.

“In generale, siamo a favore del principio in base al quale gli utenti devono pagare i pedaggi delle strade che percorrono”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta. Tuttavia, aggiungono, “abbiamo concordato che non ci devono essere discriminazioni sulla base della nazionalità; tutti i guidatori, tedeschi e stranieri, devono essere trattati allo stesso modo, perché questo è un principio fondamentale dei trattati Ue”. Il ministro Dobrindt ha spiegato che “le autorità tedesche stanno lavorando duramente” per rispondere alle preoccupazioni espresse dalla Commissione. Dal canto suo, l’esecutivo comunitario assicura che “rimarrà a stretto contatto” Berlino ed è pronto “a fornire loro consiglio su eventuali dubbi relativi alle leggi europee”.

La scorsa estate il Ministro Dobrindt aveva annunciato l’introduzione di una tassa nei confronti di tutti gli automobilisti stranieri interessati a circolare sulle strade tedesche. Per i cittadini tedeschi il pagamento del pedaggio, che secondo piani doveva essere applicato a partire dal 2016, non era previsto. L’importo che i cittadini stranieri avrebbero dovuto versare era stato definito sulla base di 3 parametri: cilindrata, età del veicolo e durata della permanenza. Il progetto tedesco era stato messo in discussione dalla Commissione che ne aveva colto il principio discriminatorio a danno degli altri cittadini comunitari.