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Briciole di pane

Nel 2015 focus sugli appalti da parte di Anac

Presentato il piano di riordino dell'Autorità anticorruzione; previsti anche forti risparmi di spesa

Torino, 27 gennaio 2015 – Una Autorità Anticorruzione più snella e più attenta agli appalti. E’ lo schema d’azione che il Presidente di Anac, Raffaele Cantone, ha comunicato in primo luogo al presidente del Consiglio Matteo Renzi e pubblicato sul sito ufficiale dell’Autorità stessa.


In altri termini, le priorità per il 2015 saranno: vigilanza, ispezioni e controlli a 360 gradi sugli appalti. “L'attività di vigilanza — ha spiegato Cantone —, diventerà l'attività principale”, con un particolare accento sul ruolo attivo che svolgerà l'ufficio ispettivo: “Non ci limiteremo – ha infatti ricordato Cantone - a ottenere carte su cui lavorare, ma andremo a verificare direttamente gli appalti in corso e anche gli aspetti collegati alla normativa anticorruzione". Tutto con un obiettivo spiegato dallo stesso Cantone: “Sbloccare i meccanismi di concorrenza e innalzare i livelli di trasparenza”.


Per quanto riguarda il piano di riordino di Anac, questo prevede una riduzione delle spese pari al 25%. Le spese di funzionamento dell'Anac per il 2015 sono calcolate in 47,2 milioni di euro circa complessivi, contro i 62,9 circa del 2014. Il piano, tiene conto anche della rivisitazione delle competenze e dei poteri dell'Anac con la soppressione dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (Avcp) e la sua fusione con Anac stessa.


"La nuova Anac - si legge nel documento - si vuole dotare di poche regole ma chiare, calate sulla propria realtà e volte a migliorare le relazioni con gli interlocutori esterni e a favorire le proprie fondamentali funzioni di regolazione e vigilanza". Entro il 31 gennaio 2015, sarà inoltre adottato il piano triennale per la prevenzione della corruzione integrato con il piano delle performance dell'Anac, o comunque, con uno strumento di programmazione di obiettivi strategici.
 

Andrea Zaghi

  Il documento sul sito dell'Anac

  Su Anac - La lettera di Cantone sulle concessioni autostradali