Nuovo codice della strada: primo sì all'omicidio stradale
Il ddl delega passa l'esame della Camera e approda al Senato

Roma, 10 ottobre 2014 – È arrivato il primo “sì” alla riforma del codice della strada. Con 246 voti favorevoli e 9 contrari, l'Aula della Camera ha infatti approvato il ddl delega, che passa ora al Senato. La principale novità prevista dal nuovo codice è il cosiddetto “ergastolo della patente” per chi commette un omicidio colposo alla guida.
A tal proposito il viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, ha commentato favorevolmente l'introduzione del reato di omicidio stradale. "La Camera – ha scritto ieri su Facebook – si è divisa e infiammata sull'ergastolo della patente e sull'omicidio stradale, entrambi sostenuti da noi. Sel contraria, Forza Italia in parte contraria: favorevoli 342, contrari 28, astenuti 8. Vittoria giusta".
Le nuove norme prevedono la revoca perpetua della patente e l'inibizione perpetua alla guida sul territorio nazionale in caso di omicidio colposo commesso da chi si è messo al volante con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o sotto l'effetto di sostanze psicotrope o stupefacenti, ma anche in caso di omicidio colposo che provochi la morte di più persone o la morte di una persona e la lesione di due o più persone.
Ricordiamo che attualmente, in caso di omicidio colposo in violazione del codice della strada, è prevista la sospensione della patente fino a quattro anni. Se però l'omicidio colposo è stato commesso in presenza di un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope è prevista la revoca della patente. La durata della revoca è, per la guida in stato di ebbrezza o con assunzione di stupefacenti, di tre anni dall'accertamento del reato (il termine ordinario di durata della revoca è due anni).
Il nuovo testo prevede inoltre la possibilità di ridurre i limiti di velocità nelle aree urbane a 30 km/h nelle vicinanze di scuole e ospedali e consente la circolazione su autostrade e superstrade ai motocicli con cilindrata superiore a 120cc. Arriveranno anche sanzioni più severe per chi parcheggia indebitamente negli spazi assegnati dai Comuni a donne incinte o con bimbi piccoli. Novità, infine, anche le “strisce blu”: la multa per chi sosterà più del tempo previsto dal ticket dovrà essere “graduale” e tener conto del tempo di permanenza illegittimo.
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