Rischio idrogeologico, il ministro Galletti: in arrivo la norma per accelerare l'utilizzo delle risorse
Diversi i temi affrontati dal ministro dell'Ambiente nel corso di un'audizione alla Camera
Roma, 3 aprile 2014 – “Il ministero dell’Ambiente sta predisponendo proprio in queste ore una norma per accelerare l’utilizzo delle risorse per la mitigazione del rischio idrogeologico”. Lo ha affermato ieri il ministro Gian Luca Galletti, durante il question time alla Camera dei Deputati, aggiungendo che "è ragionevole in sede europea rimuovere il vincolo del patto di stabilità".
Sul dissesto idrogeologico, il ministro Galletti ha anche osservato che "si ritiene necessaria e condivisibile un'azione sistematica e coordinata ai vari livelli di governo”, precisando che “è necessario un impegno nel campo della prevenzione e non solo nella gestione delle emergenze".
L’intervento del ministro non si è però limitato al tema del rischio ideologico. Infatti, Galletti ha parlato dell’introduzione nel codice penale di nuove fattispecie di reati ambientali, ha segnalato che occorre recepire in modo rapido ed efficace le disposizioni comunitarie in materia di Via e, passando al tema dell’edilizia, si è soffermato sulle detrazioni per l’efficienza energetica.
Necessario concludere l’iter della legge sui reati ambientali
Nel corso dell’audizione presso la commissione Ambiente della Camera il ministro si è soffermato anche sull'imminente introduzione nel codice penale di nuove fattispecie di reati ambientali e di illeciti amministrativi ambientali, affermando che "è indispensabile portare a conclusione l'iter di approvazione del disegno di legge governativo, attualmente all'esame della Camera".
"La settimana scorsa in visita alla 'terra dei fuochi' ho parlato di territorio 'stuprato' di cui tutto il paese deve assumersi la responsabilità del risanamento” ha aggiunto il ministro, sottolineando che “in quelle campagne non sono stati interrati solo rifiuti pericolosi campani ma provenienti da tutta Italia, in un sistema che consentiva smaltimenti 'facili' e senza sostanziali controlli".
Recepire in modo rapido ed efficace le disposizioni comunitarie in materia di Via
Il ministro ha anche affermato che dedicherà il massimo impegno affinché le nuove disposizioni comunitarie in materia di Valutazioni di impatto ambientale (Via) siano recepite nella legislazione nazionale in maniera rapida ed efficace. “A questo fine, nell'immediato, metterò mano alla definitiva chiusura delle procedure di infrazione in corso, adeguando finalmente la nostra legislazione alle prescrizioni delle direttive europee già vigenti" ha proseguito.
Il ministro ha anche specificato che sta già lavorando per l'accelerazione delle procedure di Valutazione ambientale (Via, Vas, Aia) perché "i tempi infiniti delle valutazioni ambientali sono ascrivibili soprattutto alla farraginosità delle procedure e alla non sempre limpida distinzione tra i compiti dell'istruttoria squisitamente tecnico-scientifica e quelli che inevitabilmente spettano all'amministrazione e alla politica".
Edilizia: rendere strutturali le detrazioni per l’efficienza energetica
Infine il ministro si è dedicato al tema dell’edilizia, affermando che "la detrazione fiscale per le spese sostenute in interventi per la riqualificazione energetica degli edifici è stata innalzata dal 55% al 65% e confermata fino a dicembre 2014” e proseguirà fino al dicembre 2015, anche se scenderà al 50%.
A tal proposito Galletti ha aggiunto che, “pur considerando con favore l'estensione del beneficio”, ritiene che la misura “debba essere resa strutturale e non faticosamente rinnovata di anno in anno, o poco più". In particolare il ministro ha ipotizzato di revisionare le aliquote differenziandole per tipologia di intervento e inserire limiti di spesa unitaria per i materiali impiegati".
"Nel valutare l'impatto della misura, insieme ai costi determinati dal riconoscimento dello sgravio fiscale, debbono essere adeguatamente considerati i benefici legati all'impatto economico incrementale diretto e agli effetti di crescita indotta" ha proseguito. Il ministro ha poi spiegato che tale approccio “oltre a rappresentare correttamente le ricadute della misura, consente di coglierne appieno le conseguenze sui saldi di finanza pubblica una volta entrate a regime”.
“Il punto è che, se adeguatamente disegnate, nel giro di pochi anni le agevolazioni attivano crescita e generano maggiori entrate da imposte dirette e indirette tali da compensare le uscite a carico del bilancio pubblico” ha concluso Galletti, precisando che “relativamente a quest'ultimo punto si è già predisposto un approfondimento per una valutazione contabile a fronte di una stabilizzazione dell'Ecobonus".
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