Sanzioni transfrontaliere, Sì del Senato alla nuova Direttiva UE
Verso il recepimento del nuovo testo
Roma, 24 settembre 2014 - Rafforzare la collaborazione e lo scambio di esperienze tra le autorità competenti degli Stati membri in materia di trasporti e di sicurezza stradale, adottando regole e procedure comuni al fine di migliorare gli strumenti di contrasto alle infrazioni e di prevenzione degli incidenti; agevolare il confronto e quindi, in prospettiva, l’armonizzazione delle legislazioni e delle politiche nazionali in materia di circolazione e di sicurezza stradale all’interno dell’Unione.
Temi e obiettivi da tempo oggetto degli sforzi delle istituzioni comunitarie e degli Stati membri.
Come si ricorderà, Il 19 marzo 2008 la Commissione aveva adottato una proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio per agevolare l'applicazione transfrontaliera della normativa in materia di sicurezza stradale, sulla base dell'articolo inerente ai trasporti del trattato (art. 71, paragrafo 1,del trattato CE, ora articolo 91 del TFUE), con l’obiettivo di porre fine all’anonimato dei conducenti non residenti e garantire che le infrazioni stradali non restassero impunite.
La Direttiva 2011/82/UE - adottata il 25 ottobre 2011 dal Parlamento europeo e dal Consiglio - è stata recepita nell’ordinamento italiano con decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 37 recante "Attuazione della direttiva 2011/82/UE intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale"
La Commissione, pur appoggiandone pienamente il contenuto, ha scelto di impugnare la base giuridica della Direttiva (articolo 87, paragrafo 2, del TFUE) avanti la Corte di Giustizia delle Comunità europee. Con la sentenza del 6 maggio 2014, (causa C-43/12, Commissione/Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea) la Corte ha stabilito di annullare l’efficacia delle disposizioni contenute nella direttiva 2011/82, mantenendone gli effetti fino all’entrata in vigore, entro il termine ragionevole di dodici mesi dalla data di pronuncia della sentenza della Corte di Giustizia Europea, di una nuova direttiva basata sul fondamento dell’articolo 91, paragrafo 1, lettera c), TFUE
Questa l'attualità da parte italiana.
La 8ª Commissione permanente del Senato ha espresso, nei giorni scorsi, il proprio parere favorevole sulla nuova proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale (COM (2014) 476), con una Risoluzione trasmessa ieri alla Presidenza del Senato, al Presidente del Consiglio dei ministri e al Presidente della Camera dei deputati.
il Parere, nel ribadire la necessità che le istituzioni dell’Unione europea intervengano per agevolare lo scambio celere ed efficiente di informazioni tra gli Stati membri in materia di infrazioni alla sicurezza stradale, e l’opportunità che la nuova direttiva, alla luce mutamento della base giuridica imposto dalla sentenza della Corte di giustizia, confermi l’organizzazione, le procedure e l’impianto complessivo del sistema per lo scambio di informazioni tra gli Stati membri già realizzato da questi ultimi.
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