Da oggi nuove regole per i neopatentati: limiti stringenti in fatto di potenza delle auto
Entra in vigore una nuova norma del nuovo Codice della Strada
Roma, 9 febbraio 2011. Oggi entra in vigore una nuova norma del nuovo Codice della Strada che impone a tutti i futuri neopatentati italiani limiti particolarmente stringenti in fatto di potenza delle auto. Introdotta nel 2007, modificata e quindi rinviata, la disposizione è stata infine inserita nella riforma del Codice della Strada varata a luglio 2010 ed è stata specificata, nei termini di validità, dal decreto Mille Proroghe dello scorso gennaio. Coloro che conseguiranno la patente dopo il 9 febbraio 2011 per l’intero primo anno dal rilascio della patente B non potranno guidare automobili con una potenza specifica (riferita alla tara) superiore a 55 kW per tonnellata (il dato è verificabile sul libretto dell’auto). Un ulteriore tetto è imposto ai veicoli della categoria M1 (per il trasporto di persone fino 8 posti) la cui potenza massima non può superare i 70 kW (circa 95 cv). Chi ha avuto problemi di droga o con la giustizia dovrà però rispettare la limitazione per tre anni anziché uno.
Nella prima stesura il testo imponeva un rapporto peso-potenza penalizzante per molte vetture di piccola cilindrata (tipo la Fiat 500), mentre consentiva la guida di modelli più potenti in virtù del loro peso maggiore ma la nuova definizione della norma sembra aver sistemato questa incongruenza. L’obbligo di rispettare una potenza limitata servirà a tutelare i guidatori più giovani e meno esperti (che, inoltre, non potranno superare la velocità di 100 km/h per le autostrade e di 90 km/h per le strade extraurbane principali) ma implicherà necessariamente un cambiamento all’interno delle famiglie che, nella scelta di una nuova auto, dovranno tenere conto di questa norma se vogliono far guidare la nuova automobile anche ai figli.
Le carte di circolazione rilasciate dopo il 4 ottobre 2007 contengono già in modo chiaro il valore del rapporto potenza/tara. Chi ha un veicolo immatricolato in precedenza, potrà ottenere il dato anche sulla carta di circolazione qualora faccia ristampare il documento. La Motorizzazione ha comunque ricostruito nella sua banca dati il valore esatto della tara di ogni modello (tranne pochissime eccezioni, risalenti a prima del 1977). Tra pochi giorni le informazioni diverranno pubbliche sul sito ufficiale www.ilportaledellautomobilista.it, dove si potrà cercare il dato voluto digitando la targa del veicolo.
Ma ecco come cambia radicalmente il mercato delle auto per i neopatentati che sembra già pronto a ricevere la norma, visto che quasi tutte le case automobilistice offrono almeno un modello in regola con la nuova disposizione. Secondo un’analisi condotta da OmniAuto.it sul mercato del nuovo, l’offerta di modelli venduti nel nostro Paese, si riduce da 5.000 e 550 versioni, pari al 10,8% del listino dell’auto completo. Ci sono più auto diesel (239) che benzina (203) e non mancano le alimentazioni GPL e metano (100 versioni in tutto). Oggi non esistono invece auto ibride che rispettano le limitazioni, ma ci sono quattro auto elettriche. Spariscono dalla rosa automobilistica dei giovanissimi i marchi sportivi come Ferrari, Porsche, Maserati, BMW e, insieme a queste, anche case automobilistiche che vendono normalmente auto cittadine o comunque compatte, come Honda, MINI o Daihatsu. La Nissan offre solo la Pixo e vede la Micra soccombere ai nuovi limiti. Per alcuni di questi e altri brand che si vedono privati di una fetta importante di potenziali clienti c’è da credere che saranno commercializzate, già nei prossimi mesi, versioni speciali artificialmente depotenziate per rientrare nei parametri imposti dal Nuovo Codice della Strada. Il primo brand automobilistico per offerta di auto “adatte” ai neopatentati è quello nazionale: Fiat dispone di 85 versioni di modelli in commercio. Seguono Peugeot (63), Renault (54), Citroen (47). Più distanziati, con meno di 25 versioni a listino, risultano brand generalisti importanti come Ford, Volkswagen, Opel, Nissan e Toyota.
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