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Briciole di pane

Linea Torino-Lione, aperto il cantiere

Le forze dell'ordine hanno sgomberato l'area dalle barricate dei NoTav e le macchine operatrici hanno iniziato i lavori di recinzione

Roma, 27 giugno 2011 - Si è aperto per davvero oggi il primo reale cantiere per la Nuova Linea Torino-Lione(NLTL). A Chiomonte, in Valsusa, dopo lo sgombero da parte delle forze dell’ordine delle barricate costruite dal movimento NoTav, le prime macchine operatrici sono intervenute per delimitare l’area dalla quale inizieranno i lavori. Sarà da lì che partirà, infatti, l’unica discenderia italiana dell’opera (una galleria geognostica che servirà per esplorare la montagna e successivamente come galleria di soccorso), che anticipa l’intera opera e, soprattutto, il cosiddetto tunnel di base che sbucherà a Susa. Intanto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha assicurato che l'approvazione del progetto preliminare per la Torino-Lione sarà all'esame del prossimo Cipe, rispondendo alla lettera del commissario ai Trasporti della Ue Siim Kallas che la scorsa settimana aveva indicato a Italia e Francia le condizioni da rispettare entro la fine del mese per non perdere i finanziamenti Ue. Nella lettera, fanno sapere fonti del Ministero, il ministro spiega che, per quanto riguarda l'inizio dei lavori l'obiettivo è stato raggiunto oggi con l'apertura del cantiere. Per quanto riguarda l'approvazione del progetto preliminare, sarà portata al prossimo Cipe. Infine, secondo le stesse fonti, i rapporti con la Francia proseguono e il nuovo accordo potrebbe essere sottoscritto il 6 luglio in occasione della conferenza intergovernativa in programma a Roma.

L’avvio dei lavori della Torino-Lione non è certo stato immune da tensioni e scontri. Un blitz scattato all'alba, con duemila fra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Forestale, ha smantellato il presidio che i militanti No-Tav avevano realizzato nei boschi della Maddalena di Chiomonte. Negli scontri ci sono stati oltre trenta feriti, ma nessuno in modo grave. Un risultato, questo, importante anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. Nel corso dell’operazione di avvicinamento dei mezzi, infatti, c'è stato un fitto lancio di pietre, rami, tronchi di alberi, oggetti contro le pale meccaniche e gli agenti, che hanno lanciato decine di lacrimogeni. A quel punto i manifestanti sono fuggiti nei boschi, hanno devastato alcune vigne, si sono sistemati nella zona di un'area archeologica per poter continuare a lanciare pietre oggetti da una posizione più favorevole, hanno dato fuoco a balle di paglia e cosparso la strada di chiodi a quattro punte e liquido oleoso.

L’area del cantiere, tuttavia, in tarda mattinata è stata consegnata alle ditte incaricate di avviare le operazioni di recinzione. Diversi ovviamente i commenti alla giornata. I NoTav spiegano di aver “perso un round, non la guerra”, mentre il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ha ribadito: “Lo Stato non può assolutamente arrendersi di fronte a dei protestatari”. Fatto il primo passo, tuttavia, il cammino verso la realizzazione dell’opera è certamente ancora lungo. Mentre da Bruxelles è arrivata un’altra precisazione. La portavoce del Commissario ai Trasporti, Helen Kearns, nel giorno dell’apertura del cantiere ha confermato che "se non sarà rispettata la scadenza di fine giugno c'é un chiaro rischio che una parte sostanziale dei finanziamenti concordati con l'Ue venga persa".

Parole di rassicurazione sono invece arrivate dal Commissario di Governo Mario Virano che ha spiegato: "Stiamo parlando di una ferrovia che serve a togliere camion dalla strada, in particolare dalle zone alpine, non stiamo inventando una novità assoluta, stiamo seguendo gli indirizzi che ha seguito con grande successo la Svizzera dove si vive meglio da quando è stato fatto il potenziamento ferroviario, come si sta facendo in Austria e in Trentino". Virano ha poi aggiunto: “Capisco che ci possano essere idee, concezioni di sviluppo molto diverse. Credo che sia un nostro limite non essere riusciti a far capire le ragioni della realizzazione di una infrastruttura ferroviaria. E' un atto per la tutela del territorio, dopo di che dovremo dimostrarlo e provarlo, però ritengo che sia sovradimensionato il valore simbolico rispetto alla realtà dei fatti". Il Commissario ha poi dato il calendario dei lavori per le prossime settimane. “Oggi – ha spiegato - sono cominciati i lavori per la realizzazione della recinzione, questo è il primo atto. Poi si cominceranno a realizzare le installazioni. Ci sarà una prima parte del cantiere, i primi 300 fatti con tecnica di scavo tradizionale, poi quando questo sarà completato, arriverà la talpa che comincerà lo scavo come è avvenuto per la metropolitana di Torino”.

Andrea Zaghi

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