Torino-Lione, per ora niente esercito a presidiare il cantiere
Maroni precisa: "I lavori dovranno partire in un clima pacifico, non saranno tollerate violenze"
Roma, 8 giugno 2011 - I lavori per la Nuova Lione Torino Lione (NLTL) dovranno partire in un clima pacifico, senza l’esercito e con la collaborazione dei Sindaci della Valsusa. E’ questa la linea emersa dal vertice che si è svolto in Prefettura di Torino fra tutti i protagonisti della vicenda della NLTL alla presenza del Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Una posizione chiara, che indica da una parte la volontà di realizzare l’opera e, dall’altra, quella di iniziare con decisione i lavori: “Non saranno tollerati – è stato sottolineato – atti di violenza”.
“Non sarà impiegato l'esercito – ha quindi spiegato Maroni al termine dell’incontro -, ma ci sarà un presidio delle forze dell'ordine per garantire l'apertura dei cantieri della Tav nei tempi previsti”. Si tratta di avviare il cantiere per il tunnel geognostico di Chiomonte: il primo vero cantiere della NLTL.
Maroni ha aggiunto che il presidio sarà realizzato “in tempi brevi. Tutto quello che serve - ha aggiunto - lo faremo senza badare a spese anche se cercheremo di contenerle il più possibile”. Maroni però ha anche precisato che al momento non si vedono le condizioni per l'impiego dell'esercito e non si prospettano neppure in futuro. Rispondendo a una domanda sulla presenza di frange violente tra i No Tav, Maroni ha aggiunto: “Di là ci possono essere i professionisti della violenza, di qua ci sono i professionisti della legalità, dell'antiviolenza, professionisti che sanno cosa fare, abituati a combattere il terrorismo, la criminalità organizzata, a combattere chi usa i kalashnikov e la lupara”.
La tensione attorno alla NLTL è salita negli ultimi giorni non solo per il continuo presidio da parte del Movimento NoTav in Valsusa, ma anche e soprattutto per l’arrivo di due lettere contenenti minacce e proiettili a due deputati del Pd favorevoli all’opera , seguite da unì’altra lettera con lo stesso contenuto fatta recapitare alla sede dello stesso partito.
Maroni, oltre alle questioni legate all’ordine pubblico, ha posto l’accento anche sul ruolo dei Sindaci. Per evitare all'Italia una “figuraccia mondiale” il Ministro dell'Interno ha infatti auspicato “la collaborazione dei sindaci” interessati alla Torino-Lione. “C'è un continuo confronto con le amministrazioni locali- ha detto Maroni - mi pare che sia stato fatto tutto quello che era necessario, tutte le cose migliori per il territorio. Confido che gli amministratori che in questi anni sono stati coinvolti e continuano a esserlo, stiano dalla parte giusta, cioè la nostra”.
Dalla riunione – alla quale hanno preso parte tutte le massime cariche degli enti locali insieme alle forze dell’ordine e al Commissario di Governo, Mario Virano – è emersa anche la decisione di creare Gruppo investigativo specializzato interforze che vigilerà sull’ordine pubblico. Uguale attenzione verrà posta sugli appalti per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata.
Nei prossimi giorni quindi, il Prefetto e il Questore di Torino concerteranno le misure necessarie per consentire l'inizio dei lavori al cantiere della Torino-Lione. Ad oggi, però, nessuna data è stata indicata, anche se tutto deve partire entro giugno.