Autostrade per l'Italia firma il contratto per l'ecotassa dei tir in Francia
Castellucci: "Il gruppo italiano è il leader tecnologico nel settore del pedaggiamento satellitare"
Parigi, 21 ottobre 2011 – E’ stato firmato ieri a Parigi dall’amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci il contratto per la realizzazione e gestione del pedaggio satellitare per i camion in Francia. Il nuovo sistema, pilastro nella lotta contro l'inquinamento stradale, prevede la messa a punto di un ecotassa per i mezzi pesanti su oltre 10 mila chilometri di strade nazionali e dipartimentali francesi.
Il contratto da 2,8 miliardi di euro è la commessa più grande mai assegnata dallo Stato francese ad un'azienda italiana. Con orgoglio, dopo la firma presso il Ministero dell'Ambiente francese, l’Amministratore delegato Castellucci ha commentato: “Un risultato che dimostra tre cose: che Autostrade non è solo un’azienda di incasso di pedaggi ma un’impresa industriale che sviluppa know-how; che l’Italia è in grado di fare sistema, visto che nell’operazione sono stati coinvolti attori di primo piano come Magnetti Marelli e Stm; che in Francia anche gli stranieri, italiani compresi, possono vincere gare pubbliche”.
La gara è stata oggetto di una lunga diatriba giudiziaria iniziata a gennaio quando il gruppo italiano si era aggiudicato il contratto. I concorrenti francesi avevano fatto ricorso, ma il Consiglio di stato francese lo ha respinto. La sentenza ha avviato la fase di definizione dei dettagli tecnico-finanziari che si è conclusa ieri.
Il sistema di pedaggiamento satellitare, messo a punto da Autostrade, prevede che tutti i mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate paghino nel corso dell’anno un tassa proporzionale all’utilizzo delle strade che non sono in concessione (autostrade gratuite, arterie statali e alcune grandi provinciali). In tutto 15 mila chilometri. In sostanza, ogni camion dovrà avere a bordo una scatola collegata alla rete satellitare e il suo passaggio, attraverso i quattromila punti di controllo che saranno installati, permetterà la fatturazione, che dovrebbe essere di 12 centesimi al chilometro. Gli apparecchi godranno di una distribuzione capillare. Si calcola che saranno 600 mila per gli utenti abituali e 200 mila per quelli occasionali (questi ultimi con un contratto prepagato). Per controllare le infrazioni è previsto un mezzo migliaio di portali, fissi o mobili.
L'ecotassa, secondo i francesi, dovrebbe portare nelle casse delle strutture pubbliche 1,2 miliardi, mentre Autostrade per l’Italia dovrebbe incamerare ogni anno, fino al 2024, 200 milioni. II sistema dovrebbe essere operativo dal luglio 2013 e la concessione durerà fino al 2024. L'azienda italiana investirà più di 600 milioni e i finanziamenti saranno garantiti da un consorzio di cui fanno parte Imi, Deutsche Bank, Medio-banca, Unicredit e CréditAgricole. Anche la Caisse des Dépots darà il suo sostegno.
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