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Briciole di pane

Emissioni, critiche degli Stati ai target 2020. Europarlamento propone nuovo compromesso

Il limite di 95g/km di produzione di Co2 nei veicoli sarà limitato il primo anno al 95% delle auto

Roma, 27 novembre 2013 - Nuovo accordo informale tra Consiglio Ue e Parlamento europeo sulle nuove regole per raggiungere l'obiettivo di ridurre entro il 2020 le emissioni di CO2 a 95g/km per le nuove autovetture immesse sul mercato. Il provvedimento è stato modificato rispetto alla precedente versione a causa dell'opposizione di diversi Stati tra cui la Germania.
Il team negoziale dell'Aula ha dovuto così limitato la proposta di "phase-in" del target vincolante di 95g/km al 95% di autoveicoli nuovi per il primo anno, ovvero il 2020, la quotsa poi si estenderà alla totalità dei nuovi veicoli a partire dal 2021. Inoltre i Super-crediti concessi ai produttori di auto più ecologiche, prima previsti per tre anni (2020-2023) per tutte le aziende che produrranno vetture il cui inquinamento non superi la soglia dei 50g/Km, saranno ora ridotti a due anni, ovvero fino al 2022 e e saranno applicabili solo a una parte delle emissioni, ovvero 7,5g/km.
“Il nostro scopo era quello di non indebolire i nostri obiettivi, al fine di non ritardare l'innovazione nel settore automobilistico e gli sforzi dell'Ue contro il cambiamento climatico”, per questo “abbiamo accettato un phase-in molto limitato, di un solo anno, da combinare con super-crediti” ha spiegato il presidente della commissione Ambiente del Parlamento Matthias Groote (S&D). “Ci dispiace – ha continuato Groote - che alcuni Stati membri in seno al Consiglio abbiano cercato di ritardare la conferma di un accordo tra le istituzioni. Ciò potrebbe aver trascinato l'approvazione finale della procedura fino al prossimo Parlamento (che sarà eletto nel maggio 2014, ndr), mentre il settore automobilistico ha bisogno di certezze a lungo termine per gli investimenti”
Si è detto comunque “soddisfatto di quello che è stato concordato” il relatore del testo Thomas Ulmer (Ppe) secondo cui i deputati hanno “combattuto per un buon accordo, che unisce la flessibilità per i produttori, la protezione dell'ambiente e gli interessi dei consumatori”. “Questo è un buon affare per le tre parti coinvolte” ha concluso. Il Coreper, l'assemblea dei rappresentanti permanenti degli Stati membri dell'Ue a Bruxellesm analizzerà il testo domani (giovedì 28) e darà il suo parere.
 

Laura Perna

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