Assunzioni boom con le maxi-talpe
Le commesse ottenute coprono l'attività fino al 2013. Seli cerca 400 tecnici
Roma, 8 maggio 2012 - Duecento assunzioni entro fine anno. Altrettante nel 2013. Di questi tempi una rarità, ma per il gruppo romano Seli la crescita dimensionale è ormai necessaria alla luce delle nuove commesse vinte. La società, che opera nella progettazione e realizzazione di "maxi-talpe" e nell'esecuzione di scavi meccanizzati, ha visto il portafoglio ordini balzare ad oltre un miliardo di euro grazie ai 600 milioni di lavori acquisiti in tutto il mondo nel 2011 che si aggiungono alle commesse ottenute in precedenza: dalla metro di Copenaghen agli scavi in Iran, dalla metro di Bangalore al tunnel ferroviario a Gerusalemme, sono decine i contratti che richiederanno a breve nuovo personale tecnico per gestire i cantieri.
“Lo scorso anno i nostri ricavi e anche il personale sono scesi - spiega il presidente Remo Grandori - perché tutto il mondo dopo il 2009 ha bloccato le grandi opere. Il sottopasso dell'alta velocità di Firenze, per fare un esempio, è slittato di 18 mesi. Ora per fortuna c'è stata una ripresa evidente e noi dobbiamo adeguarci: il nostro personale aumenterà di altre duecento unità entro fine anno e un aumento analogo ci sarà anche nel 2013». La ricerca è in prevalenza per ingegneri minerari, meccanici ed elettrotecnici e per molti profili di perito tecnico. L'ingresso avviene in generale con contratti di apprendistato, per poi trasformarsi in assunzione a tempo indeterminato.
Lo stipendio d'ingresso in azienda per un ingegnere è di circa 1.500 euro netti “che in poco tempo - aggiunge Grandori - salgono a 2.500-3.000 euro soprattutto se l'impiego è al di fuori dell'Italia”. Per gli ingegneri italiani, che arrivano in media in Seli dalle università di Roma e Torino, c'è però una nuova concorrenza da battere: quella spagnola. “Se guardiamo ad esempio alla disponibilità a trasferirsi - spiega Grandori - in Spagna troviamo mediamente più flessibilità. La grande corsa alle infrastrutture del paese e la crisi recente hanno creato una bacino di risorse preparate e in molti casi senza lavoro: quando offriamo un posto difficilmente otteniamo un rifiuto”. Seli, 46 milioni di ricavi lo scorso anno, realizza in Italia solo il 21% del proprio business e ha siglato a fine 2010 una partnership con il colosso indiano Coastal grazie alla quale il gruppo romano è ora leader in India nel settore dei maxi-tunnel. Mumbai vale già i16% dei ricavi di Seli ma ancora più consistente è lo sviluppo in Medio Oriente, che pesa per quasi un quarto dei ricavi. Per far fronte alle esigenze di sviluppo la crescita del personale sarà accompagnata da un consistente aumento di capitale e da nuove linee di finanziamento, attualmente in fase di negoziazione.
L'ingresso di nuovi addetti porterà Seli ad avere 800 dipendenti entro fine anno, oltre l000 al termine del 2013. “Il nostro portafoglio ordini - conclude Grandori - ci garantisce lavoro a pieno regime fino alla fine del 2013. In prospettiva però contiamo sulle gare in fase di aggiudicazione, come ad esempio la metro di Doha in Qatar dove siamo in cordata con i francesi di Vinci. Da sola, questa commessa potrebbe valere per noi fino a 250 milioni di ricavi”. Altri progetti in cui il gruppo è coinvolto, e che potrebbero prevedere aggiudicazioni a breve, riguardano la West Rail di Sydney in Australia, le metropolitane di Vancouver e Ottawa in Canada e la metropolitana di Tel Aviv in Israele.
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