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Briciole di pane

USA, tagli e investimenti nella finanziaria presentata da Obama

La manovra prevede la lotta agli sprechi, più tasse sui ricchi e nuovi investimenti in infrastrutture

Roma, 12 aprile 2013 – Tagliare le spese e rilanciare gli investimenti: secondo Barack Obama è possibile, anzi necessario conciliare le due azioni per dare impulso all'economia del Paese. Il Presidente USA ha presentato la sua Finanziaria al Congresso, una manovra che punta innanzitutto sulla riduzione degli sprechi e l’aumento delle tasse sui ricchi per diminuire il deficit. Inoltre, è previsto un programma di investimenti nel settore delle infrastrutture e un altro nel settore dell'istruzione, ritenuti fondamentali dal presidente americano per rilanciare l’economia e l’occupazione.

In particolare, per l'anno fiscale 2014 la manovra finanziaria propone investimenti per 50 miliardi di dollari in strade, ponti e altre opere pubbliche. Inoltre, un miliardo sarà destinato a sostenere l'innovazione nel comparto manifatturiero e un ulteriore miliardo di dollari all'istruzione, da reperire anche con un aumento delle imposte sul tabacco. Infine, sarà introdotto un credito d'imposta del 10% per le Pmi che assumono o aumentano gli stipendi.

Investimenti, dunque, ma anche tagli. È questa la via di Obama per raggiungere un compromesso con i repubblicani e superare l’attuale situazione di stallo. Infatti, sono state varate due leggi di bilancio diametralmente opposte, approvate l'una dai democratici in Senato e l'altra dai repubblicani alla Camera. Quest’ultima punta in maniera più decisa sui tagli rispetto alla manovra della Casa Bianca.

La finanziaria di Obama prevede un taglio del deficit di 1.800 miliardi in dieci anni, che sarà conseguito con una riduzione degli sprechi della spesa pubblica e con nuove entrate fiscali. Ad essere colpiti, come detto, saranno soprattutto i più ricchi, poiché saranno eliminati molti sgravi fiscali e sarà aumentata almeno al 30% l'aliquota sui redditi sopra al milione di dollari.

Sullo sfondo, rimane una situazione ancora difficile per il Paese e il futuro non è roseo. Infatti, l'amministrazione ha rivisto al ribasso le stime di crescita, indicando un Pil al 2,3% nel 2012 e al 3,2% nel 2013. Di positivo, invece, bisogna registrare le stime sulla disoccupazione negli USA, che dovrebbe continuare a scendere al 7,7% quest'anno e al 7,2% nel 2014.

La manovra del Presidente ha trovato l’appoggio convinto del Tesoro. Nel corso di un'audizione alla Camera, il segretario Jacob Lew ha affermato che il bilancio per l'anno fiscale 2014 da 3.778 miliardi di dollari è “una proposta seria in tempi difficili". Lew ha inoltre appoggiato il piano di Obama di investire in educazione e infrastrutture, per aiutare un'economia che resta fragile. In conclusione, il segretario al Tesoro ha affermato che l’accordo sul bilancio 2014 è ormai vicino, anche se ritiene necessaria l’introduzione di maggiori aliquote.

Matteo Martellacci

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