"Energia pulita per i Trasporti", il Piano Nazionale per la ricarica dei veicoli elettrici
Lo sforzo italiano per l'Ambiente e la mobilità verde
Roma, 27 giugno 2013 - – Favorire lo sviluppo della mobilità, riducendo le emissioni da traffico inquinanti da traffico veicolare; risolvere la dipendenza dai carburanti fossili; implementare il mercato dei carburanti alternativi e dei veicoli adatti al loro uso ; configurare una rete per l’energia pulita per i trasporti e mobilità sostenibile in Europa.
Questi gli obiettivi dell’iniziativa della Commissione europea “Energia pulita per i Trasporti” all’attenzione del Consiglio Europeo dello scorso 11 marzo.
Secondo la Commissione, è di importanza cruciale per creare il consenso dei consumatori e lo sviluppo della tecnologia su base industriale che un minimo di infrastrutture dedicate ai combustibili alternativi – elettricità, idrogeno, gas naturali – sia disponibile sul territorio dell’Unione.
Sviluppo rallentato, al momento, dagli alti costi dei nuovi veicoli e dalla mancanza di adeguate stazioni di rifornimento. Di qui la proposta una direttiva che individui modelli di sviluppo delle infrastrutture dedicate di ciascuno stato membro ( numero minimo di punti di ricarica per i veicoli elettrici e di rifornimento per i veicoli alimentati a gas naturale e idrogeno) e definisce gli standard tecnici correlati.
Come si legge nella Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni “Energia pulita per i trasporti: una strategia europea in materia di combustibili Alternativi”( attualmente all’esame del Parlamento nazionale) anche se ulteriori miglioramenti dell’efficienza energetica, indotti da regolamenti dell’UE sulle emissioni di CO2 degli autoveicoli, continueranno a rappresentare l’obiettivo più facilmente raggiungibile nel breve e nel medio termine, le alternative al petrolio a basso tenore di CO2 sono indispensabili per una graduale decarbonizzazione dei trasporti, uno dei principali obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, al fine di conseguire l’obiettivo di una riduzione del 60% delle emissioni di CO2 dovute ai trasporti entro il 2050 previsto dalla “Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile”.
L’evoluzione del mercato dei carburanti alternativi è ancora frenata da lacune tecnologiche e commerciali, dalla scarsa accettazione da parte dei consumatori e dalla mancanza di infrastrutture adeguate, con profili di costo attualmente troppo elevati.
A livello UE e nazionale sono state adottate iniziative a sostegno dei combustibili alternativi, ma è necessario adottare una strategia globale coerente e stabile che preveda un quadro normativo propizio agli investimenti.
Nel quadro dei possibili interventi, una particolare attenzione è puntata sui veicoli alimentati da motori elettrici ad ad alta efficienza energetica che possono essere ricaricati utilizzando energia elettrica fornita dalla rete, con un conseguente più basso tenore di CO2.
Detti veicoli, che non emettono sostanze inquinanti e sono silenziosi, risultano particolarmente adatti alle aree urbane; le configurazioni ibride (motori a combustione interna e motori elettrici), permettono di risparmiare carburante e di ridurre le emissioni di CO2 migliorando l’efficienza energetica generale del meccanismo di propulsione (fino al 20%) ma, se non vi sono possibilità esterne di ricarica, non rappresentano una tecnologia di carburante alternativo.
Una tecnologia in via di consolidamento- si legge nel testo della Commissione – se gli Stati membri hanno comunemente concordato un obiettivo di 8-9 milioni di veicoli elettrici in circolazione entro il 2020.
Nell'ambito dello sforzo europeo per il miglioramento dell’ambiente, l’Italia ha previsto ( Legge del 7 agosto 2012, n. 134,Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante Misure urgenti per la crescita del Paese, Capo IV bis (Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive, art. 17 septies) che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti predisponga il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE) da approvarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni .
Nell’intento di mettere a punto una azione mirata a favorire l'uso di mezzi alimentati ad energia elettrica, in particolare nella realizzazione di una infrastrutturazione di base in grado di garantire livelli minimi uniformi di accessibilità del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha inteso interpellare il pubblico e tutte le parti interessate sul modo migliore di contribuire alla formazione del Piano ed ai conseguenti interventi.
Questi gli argomenti individuati dalle strutture del Ministero, sui quali è stato richiesto un contributo nella consultazione, conclusasi il 10 maggio scorso:
• I criteri adottati per la localizzazione delle infrastrutture di ricarica;
• I filoni per lo sviluppo di una rete di ricarica nazionale;
• Numero minimo di infrastrutture di ricarica;
• Modelli di riferimento;
• Le componenti del processo di ricarica: Modi, Prese e Spine ;
• Accesso alle infrastrutture di ricarica;
• Integrazione nei Piani della Mobilità e della Logistica;
• Sostegno allo sviluppo del programma operativo;
• Aspetti trasversali (considerazione generali)
Gli esiti della Consultazione sono accessibili nel documento redatto a cura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che proponiamo in lettura.
La norma di riferimento : Legge del 7 agosto 2012, n. 134
(omissis)
Art. 17 -septies . — ( Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica ). —
1. Al fi ne di garantire in tutto il territorio nazionale i livelli minimi uniformi di accessibilità del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), d’intesa con la Conferenza unifi cata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modifi cazioni, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è approvato il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, di seguito denominato “Piano nazionale”.
2. Il Piano nazionale è aggiornato entro il 30 giugno di ogni anno, nel rispetto della procedura di cui al comma 1.
3. Il Piano nazionale ha ad oggetto la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica nonché interventi di recupero del patrimonio edilizio fi nalizzati allo sviluppo delle medesime reti.
4. Il Piano nazionale defi nisce le linee guida per garantire lo sviluppo unitario del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica nel territorio nazionale, sulla base di criteri oggettivi che tengono conto dell’effettivo fabbisogno presente nelle diverse realtà territoriali.
(omissis)
Energia pulita per i trasporti e mobilità sostenibile in Europa
Ue, sicurezza stradale e tutela ambientale
Energia, Letta: "Ue punti su infrastrutture e fonti rinnovabili"
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Esito della Consultazione