Sanzioni transfrontaliere, approvate in prima lettura le nuove disposizioni
L'Unione Europea recepisce le indicazioni della Corte di Giustizia
Roma, 12 febbraio 2015 - Assicurare un elevato livello di protezione a tutti gli utenti della strada nell'Unione agevolando lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale e l'applicazione di sanzioni, qualora tali infrazioni siano commesse con un veicolo immatricolato in uno Stato membro diverso dallo Stato membro in cui è stata commessa l'infrazione.
Sono queste le coordinate del lungo viaggio che l'Unione Europea ha iniziato nel 2008 verso l'implementazione della sicurezza stradale.
Dopo l'intervento della Corte di Giustizia del 6 maggio 2014 ( causa C-43/127 ) che ha annullato la direttiva 2011/82/UE, disponendo il mantenimento degli effetti della direttiva 2011/82/UE fino all'entrata in vigore di una nuova direttiva, nel termine di 12 mesi dalla data di pronuncia della sentenza, si è reso opportuno adottare una nuova direttiva che recepisca i rilievi avanzati dalla Corte medesima.
Il Parlamento europeo ha approvato ieri una risoluzione con la quale si adotta una nuova proposta di Direttiva - ne proponiamo in lettura il testo - nelle cui premesse si contempla la necessità di definire norme comuni al fine di stabilire metodi, prassi e standard minimi comparabili a livello di Unione, tenendo conto della cooperazione internazionale e degli accordi esistenti in materia di sicurezza stradale, in particolare della Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale dell'8 novembre 1968.
Sicurezza stradale: sanzioni transfrontaliere, tutto da rifare
Sanzioni transfrontaliere, Sì del Senato alla nuova Direttiva UE