Authority Trasporti: lunedì la decisione
Il Senato ha rinviato a lunedì la discussione del decreto lavoro, che contiene l'emendamento bipartisan dei parlamentari piemontesi per trasferire a Torino la sede dell'Authority
Roma, 26 luglio 2013 - Authority dei Trasporti a Torino: partita aperta: il Senato ha rinviato a lunedì la discussione del decreto lavoro, che contiene l'emendamento bipartisan dei parlamentari piemontesi.
Questo non significa che la questione non continui a tenere banco in questi giorni, anzi: è proprio in questa fase che i giochi si risolveranno, in un senso o nell'altro. Lo dimostra il lavorio tra Torino e Roma: un gioco di squadra che ha per protagonisti Regione, enti locali e la pattuglia dei senatori piemontesi. E di ieri mattina il colloquio tra Piero Fassino - a Roma con Roberto Cota e Antonio Saitta per definire l'agenda con il Vaticano, ospite d'onore della prossima edizione del Salone del Libro - e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini: il quale ha ribadito che da parte del Governo non ci sono preclusioni alla candidatura di Torino. Nell'occasione, il sindaco ha assicurato l'impegno delle istituzioni e delle categorie economiche piemontesi. E a scanso di equivoci, con riferimento alle perplessità twittate nei giorni scorsi da Enrico Letta, ha prospettato un accordo per offrire all'Authority una sede e personale «made in Piemonte» per abbattere i costi: una risposta a quanti temono che domiciliare l'organismo a Torino si traduca in fonte di costi supplementari. Nella stessa ottica si inquadra la lettera, la seconda nel giro di un mese, che Cota, Fassino e Saitta manderanno a Letta, a Franceschini e al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ribadendo il concetto. Lo ha comunicato lo stesso Cota a margine dell'incontro con il ministro sul Terzo Valico, presenti il governatore della Liguria Burlando e l'amministratore delle Fs Moretti.Un «pressing» continuo giustificato dai tentativi nemmeno troppo velati da parte di altre città di portare a casa il risultato: ciascuna forte delle sue lobbie. Emblematica l'uscita di Vincenzo de Luca, viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: «Se la sede dell'Authority non dovesse essere fissata a Roma, ritengo che la scelta dovrebbe cadere su Napoli». E pazienza se Napoli ha già conquistato l'Authority per le telecomunicazioni. Proposta surreale, lo hanno rimbeccato i senatori piemontesi del Pd Esposito e Marino: «Caro viceministro, lei è un rappresentante del Governo, si ricordi che Torino non è solo un puntino in alto a sinistra». Posizione ribadita da Bartolomeo Giachino e da Saitta. Ieri l'ultima sponda in ordine di tempo per Torino è arrivata dal senatore Roberto Formigoni: «Torino ha tutti i titoli per rivendicare quella sui Trasporti, inoltre da parte della maggioranza questa scelta sarebbe anche il modo per riaffermare l'impegno sulla Tav».
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