La presidenza lettone dell'Ue punta a chiudere il Quarto pacchetto ferroviario
Il ministro dei Trasporti Riga al Parlamento di Bruxelles: "Siamo fiduciosi di trovare una soluzione"

Bruxelles, 21 gennaio 2015 - Tra le priorità della presidenza lettone del Consiglio dell'Unione europea il Quarto pacchetto ferroviario sarà sicuramente quella centrale. Lo si evince dall'audizione che il ministro dei Trasporti di Riga, Anrijs Matiss, ha tenuto ieri al Parlamento di Bruxelles, dove ha addirittura dichiarato che la Lettonia cercherà di “concludere i negoziati sul pacchetto complessivo”, negoziati che al momento non navigano in buone acque viste le differenze di vedute degli stati membri sul cosiddetto “pilastro politico”. Il pilastro politico punta a una maggiore liberalizzazione del mercato spingendo su una forte separazione tra i gestori dell'infrastruttura e le imprese, che per molti Paesi pone problemi riguardo ai servizi gestiti dal pubblico. Sotto la presidenza italiana è stato raggiunto un compromesso iniziale, ma il testo generale era ben lontano dal trovare i favori dell'intero Consiglio Ue. “Siamo pronti a raccogliere questa sfida”, ha affermato Matiss che si è detto “fiducioso di poter trovare una soluzione pragmatica” in Consiglio dove “continueranno i lavori su tutte le diverse parti del pacchetto”. Sul pilastro politico “abbiamo già elaborato una proposta di compromesso che potrebbe essere forse più accettabile per gli Stati membri”, ha annunciato il ministro che ha spiegato che “verso fine gennaio riceveremo le proposte dei Paesi e organizzeremo alcune riunioni tecniche in vista del Consiglio di marzo”.
Parallelamente si lavorerà alla conclusione delle trattative sul “pilastro tecnico”, che punta a un doppio sistema di autorizzazioni per veicoli e certificazioni di sicurezza, con l'Agenzia ferroviaria europea (Era) che dovrebbe fungere da sportello unico per l'autorizzazione dei veicoli destinati alle operazioni transfrontaliere e il rilascio dei certificati di sicurezza alle imprese ferroviarie coinvolte sempre nel traffico transfrontaliero. “Ci sono forti aspettative da parte dell'industria sugli aspetti tecnici, così come ci sono dal mondo politico, per questo dobbiamo lavorare su entrambi i fronti”, ha affermato Matiss che ha annunciato un trilogo tra Commissione, Consiglio e Parlamento il prossimo 29 luglio in cui , dice, “credo che potremmo fare passi avanti considerevoli”.
Nella sua audizione al Parlamento il ministro lettone ha parlato anche dell'importanza del Piano Juncker. “I trasporti”, ha affermato, “sono certamente uno dei settori in cui c'è la massima possibilità di crescita”, e per questo “è una delle priorità anche per questo pacchetto”, che rappresenterà “una occasione per rafforzare il settore e integrare i collegamenti mancanti”. Nell'assegnazione dei progetti, ha promesso il ministro “non ci saranno quote e non faremo distinzione tra Paesi grandi e piccoli”, ma “ci orienteremo a un criterio fattibilità dei progetti, che sarà strumento di garanzia”.
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