Sicurezza stradale, trasporti sostenibili, livello di protezione degli utenti della strada
Le Direttive 2011/76 e 2011/82 all'esame del Consiglio dei Ministri di oggi
Roma, 21 novembre 2013 - All'esame del Consiglio dei Ministri, proprio in queste ore, i decreti legislativi di recepimento delle nuove disposizioni comunitarie in materia di tassazione dei trasporti merci pesanti su gomma e di infrazioni cd "transfrontaliere" in materia di sicurezza stradale.
Richiamiamo qualche cenno di massima sulla cd Eurovignette 2.
Promozione dei trasporti sostenibili, come elemento chiave della politica comune dei trasporti; riduzione del contributo del settore dei trasporti ai cambiamenti climatici e ai suoi impatti negativi; integrazione delle esigenze in materia di protezione ambientale nella definizione e nell’attuazione di altre politiche dell’Unione, in particolare la politica comune dei trasporti; riduzione degli impatti negativi dei trasporti conseguito in modo tale da evitare ostacoli sproporzionati alla libertà di circolazione, nell’interesse di una crescita economica sana, dell’adeguato funzionamento del mercato interno e della coesione territoriale.
Questo l'orizzonte verso il quale l'Unione dirige da tempo i propri sforzi per i miglioramento complessivo del settore.
La nuova "Eurovignette" vuole, dunque, incoraggiare una tariffazione differenziata sulla base dei costi esterni per promuovere i trasporti sostenibili, obiettivo difficilmente conseguibile in misura sufficiente dagli Stati membri, vista la considerevole dimensione transfrontaliera dei trasporti, sulla quale l?unione europea può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato sull’Unione europea.
Dalla tutela complessiva dell'ambiente al miglioramento del sistema di tutela della sicurezza stradale.
E' noto che, da tempo, l'Unione attua una politica tesa a migliorare la sicurezza stradale con l'obiettivo di ridurre il numero delle vittime, dei feriti e dei danni materiali.
Un elemento importante di tale politica - come sottolineato già nella Comunicazione "Verso uno spazio europeo della sicurezza stradale: orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale", è costituito dalla effettività dell'applicazione della normativa sanzionatoria, quale un elemento chiave per la creazione delle condizioni favorevoli alla riduzione sostanziale del numero di morti e feriti
Lo stesso Consiglio Europeo, già nel 2010, aveva chiesto di esaminare la necessità di un maggior rigore nell'applicazione del codice della strada da parte degli Stati membri e invitando la Commissione a esaminare le possibilità di armonizzare, se opportuno, il codice della strada a livello di Unione Europea.
Uno scambio transfrontaliero più efficace dei dati di immatricolazione dei veicoli, che semplifichi l'identificazione delle persone sospettate di aver commesso un'infrazione in materia di sicurezza stradale, può accrescere l'effetto deterrente e indurre alla prudenza il conducente di un veicolo immatricolato in uno Stato membro diverso dallo Stato membro dell'infrazione, permettendo di ridurre in tal modo il numero di vittime dovute agli incidenti stradali, e migliorando la sicurezza stradale in tutta l'Unione, con pari condizioni di trattamento ai conducenti in particolare ai trasgressori residenti e non residenti.
La direttiva mira ad assicurare un elevato livello di protezione a tutti gli utenti della strada nell'Unione agevolando lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale e l'applicazione di sanzioni, qualora tali infrazioni siano commesse con un veicolo immatricolato in uno Stato membro diverso dallo Stato membro in cui è stata commessa l'infrazione.
Le seguenti infrazioni in materia di sicurezza stradale, contemplate dalla direttiva in recepimento, non sono soggette a un trattamento uniforme negli Stati membri (art. 2 del testo) :
a) eccesso di velocità;
b) mancato uso della cintura di sicurezza;
c) mancato arresto davanti a un semaforo rosso;
d) guida in stato di ebbrezza;
e) guida sotto l'influsso di sostanze stupefacenti;
f) mancato uso del casco protettivo;
g) circolazione su una corsia vietata;
h) uso indebito di telefono cellulare o di altri dispositivi di comunicazione durante la guida.
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Direttiva 2011/82/UE - INFRAZIONI SICUREZZA STRADALE - SCAMBIO TRANSFRONTALIERO INFORMAZIONI